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Prima di entrare nel "vivo" del nuovo argomento penso valga la pena fare un primo punto della situazione:
sono quasi cinque mesi che il sito è visibile su internet;
ho esposto il problema del sospetto riguardante la mia professione,
poi ho chiarito che spazio occupa il massaggio che offro (presentando anche gli altri trattamenti che io non offro, riguardanti il massaggio di tipo occidentale), nonché il legame che unisce questo massaggio ai trattamenti energetici;
quindi ho cercato di far conoscere l’ambito in cui e come si opera in terapia energetica, evidenziando come sia logico vedere la massoterapia ed il lavoro con l’energia collegati in una visione olistica del tutto.
Senza pretendere di saper insegnare ad altri qualcosa di veramente nuovo, conscio sia d’essere il primo ad avere ancora molto da imparare, sia del fatto che vi sono persone molto più preparate di me, tuttavia man mano che andavo esponendo gli argomenti ho anche cercato di presentare spunti su cui chiunque può riflettere: anche questo è lavorare nello "stile" dell’energia.
Forse qualcuno si sarà chiesto il perché.
Un discorso sulle medicine non convenzionali, se a farlo sono persone come me non laureate in medicina e chirurgia, può anche rivelarsi un "terreno minato", ma penso sia un errore studiare e lavorare di nascosto per paura d’essere additati a pubblico ludibrio, o che ci venga fatto del male ed essere considerati dei malfattori (persone che operano disonestamente ce ne possono anche essere, come ce ne sono in altri campi, ma come ho già detto "l’albero buono lo si riconosce dai frutti"); recita infatti un noto proverbio popolare: "MALE NON FARE, PAURA NON AVERE".
Io sono convinto della bontà di ciò che faccio, altrimenti non lo farei, tanto meno lo pubblicizzerei; e l’unico modo che conosco per vincere le naturali perplessità di molti e sperare di poter poi offrire questi servizi anche in pubbliche strutture sanitarie, affinché coloro che vorrebbero usufruirne possano operare la loro scelta in un clima di maggiore serenità (al momento i tempi non si sono ancora dimostrati maturi), penso sia quello di cercare di spiegare con un mezzo come internet, che può raggiungere il maggior numero possibile di persone e contemporaneamente permettere a questi lettori di chiedere a loro volta il parere a persone di loro fiducia essendo il sito accessibile a chiunque, quali reali possibilità offrano questi mezzi e come non presentino nulla di pericoloso: ciò che realmente conta è l’onestà dell’operatore che lavora unicamente entro i limiti della propria competenza.
L’operatore onesto e preparato è inoltre l’unico che può preparare altri a fare questo lavoro: nessuno si faccia illusioni, il percorso è lungo, prove e fatiche non mancano; per riuscire non ci si deve lasciar vincere dallo sconforto di fronte agli insuccessi: anche questi fanno parte della "formazione" e, cosa importantissima, portano all’umiltà, senza la quale non si fa nulla di buono!
Siamo di fronte a mezzi che vanno intesi come una misura sussidiaria e non eziologia, cioè, chi vi si sottopone non dovrà per nessun motivo sospendere l’eventuale terapia medica, psicologica o fisioterapica in atto, sintantoché non avrà raggiunto la guarigione: come ho già detto in altri articoli ci troviamo di fronte ad un "E -
Al di la di tutto ciò, penso che il condividere anche solo parzialmente (quanto permette una serie di articoli) con altri alcune conoscenze non possa che far del bene. Non pretendo d’ottenere miracoli, ma dalla mia personale esperienza mi sono più volte accorto che riflettendo su di un concetto si può arrivare alla consapevolezza di qualcosa anche di completamente slegato ed apparentemente non inerente, traendone poi nuovi motivi di conforto per lenire le proprie pene; inoltre in determinate situazioni l’esserne a conoscenza fa la differenza nell’affrontare le prove della vita.
Questo modo di presentare gli argomenti ha le sue radici in quanto m’è stato insegnato a partire da quand’ero "piccolo": cercare di vivere non solo per se stessi, vincolando contemporaneamente le proprie azioni al massimo bene di tutto e tutti, è una tra le cose più importanti per riuscire a superare "l’esame"; per chi poi vuol lavorare con l’energia è un impegno assolutamente fondamentale.
Certamente le mie "chiacchierate", richiedendo più attenzione di quanta normalmente concessa dai navigatori su internet, si discostano assai dai parametri della scrittura sul web e questo può essere per me un danno; ma (considerato l’oggetto del sito, quanto ho appena evidenziato ed il mio modo di lavorare) penso sia più onesto dare informazioni possibilmente chiare, che non scrivere senza troppe preoccupazioni pur di catturare l’attenzione del maggior numero possibile di naviganti: il giudizio a chi legge.
Detto ciò passo al drenaggio linfatico.
Essendo un argomento molto conosciuto e poiché nel sottoporvisi ognuno può avere immediata coscienza di cosa gli viene fatto, potendolo vedere con gli occhi, nonché dei suoi effetti, sentendoli abbastanza rapidamente nel proprio corpo, ne approfitterò per presentare alcuni concetti che sarebbe molto più difficile evidenziare parlando di energia, che non può essere vista con gli occhi ed i cui effetti possono non essere così immediati; ed è proprio la delicatezza che sta alla base del modo di lavorare sul sistema linfatico, così simile nella sua essenza a quella propria del lavoro energetico, a permettere ciò.
Avendo il sistema linfatico una funzione importantissima per la vita di ognuno di noi, essendo stato ed essendo ancora oggetto di approfonditi studi, è chiaro che anche una "trattazione alla buona" come posso fare io, con "descrizioni a volo d’aquila" senza mai entrare nel particolare, per poter dare un minimo di spiegazione circa il servizio che offro non potrà essere racchiusa in un paio d’uscite; e penso che più che a leggere ciò che scrivo, chi legge sia più interessato a cosa sono effettivamente capace di fare: almeno voglio sperarlo, visto che si tratta del mio lavoro e che scopo di questo sito è anche quello di incrementarlo, oltre che di sensibilizzare relativamente all’utilità di questi trattamenti, di cui non ho certo il monopolio.
Mi sembrava doveroso fare questa puntualizzazione per rafforzare senso e legame tra tutti gli articoli pubblicati sino ad oggi e collegarli con quelli che seguiranno: il mio vuole essere un discorso unitario circa la mia attività, ma le diverse sfaccettature le devo trattare una per volta, almeno per non ingenerare confusione; nella speranza di non aver tediato nessuno, porgo a tutti i miei più cordiali saluti; con la prossima uscita entrerò nel "vivo" del discorso sul sistema linfatico.
Robino Mariano
© Robino Mariano