Terapia energetica e crisi di identità - 10 di 32 - Parliamo di... - Mariano Robino

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Terapia energetica e crisi di identità - 10 di 32

Pubblicato da Mariano Robino in Trattamenti energetici · 8/5/2014 16:51:14

Lascio naturalmente agli psicologi/psicoterapeuti il discorso relativo alla sessualità e all'angoscia viste pure come direzioni opposte del medesimo processo d'eccitazione, ov'è dominante la reazione parasimpatica (espansione) nel primo caso e quella simpatica (contrazione) nel secondo. Rispetto però a quanto all'Università appresi riguardo alla fisiologia della vita vegetativa ove i due dirigenti del Sistema Nervoso Autonomo sono unicamente il Parasimpatico e il Simpatico, lavorando col massaggio insieme alla Terapia Energetica in stato meditativo-percettivo mi sono reso conto dell'importanza di quell'indomito Sistema Nervoso Enterico che pretende autonomia ed è capace d'irremovibili decisioni proprie: per certi versi quasi "preistorico", eppur forse proprio per questo versato nell'uso di mezzi semplici e brutali capaci di vincere/sciogliere/corrodere blocchi presenti a livelli diversi, invincibili invece per i "moderni e raffinati" mezzi di cui dispone il cervello che nel cranio sta. Facendo attenzione ai risultati cui potevo giungere con la sua collaborazione e vedendo come l'azione manuale necessaria a "metterlo in moto", adattata ogni volta all'unicità di chi stavo trattando, sempre però calma - dolce - ritmata, sia ben accolta da chi vi si sottopone, ho preso a giovarmi sempre più spesso del suo aiuto (col tempo il lavoro in campo "energetico" abitua a entrare in contatto con quanto esiste e opera nei vari livelli e trovar così modo di collaborare per raggiungere un comune obiettivo: nessuno gode a star male, neppure le parti di cui siamo composti e che "nel loro piccolo" continuamente cercano un rimedio valido); in molti casi rende più agevole, se non addirittura possibile ciò che diversamente sarebbe impossibile, il superamento di ostacoli altrimenti generatori d'ulteriore ansia, angoscia e paura. Molto utile è pure l'aiuto che viene dalla corretta respirazione (funzione vitale per eccellenza; tanto che l'aria, come già detto nell'articolo sui trattamenti convenzionali - non convenzionali - collaterali - alternativi - complementari - . . . , può essere considerato il più importante tra i nutrimenti: si muore prima per mancanza d'aria che per mancanza "d'acqua o pane". Stante la diffusa acquisizione della cattiva abitudine di difendersi "trattenendo", sovente va insegnata) cui torace e ventre co-operano armonicamente permettendo al diaframma di liberarsi gradualmente dai blocchi, che "congelando" energia ed emozioni dolorose da una parte indeboliscono l'individuo e dall'altra mantengono attivi pericolosi "immateriali agenti patogeni", consentendo così d'aumentar la propensione a prendere coscienza della Verità necessaria per, sciogliendo correttamente inutili "argini" che hanno formato "malsane paludi", un po’ per volta risanare le proprie parti "malate".

Ho citato la Vegetoterapia, che accoglie il concetto d'espansione-contrazione, proprio della dualità Parasimpatico-Simpatico alla base dell'equilibrio dinamico tra contatto con se stessi e contatto con gli altri, e processo vitale basato su un comportamento antitetico come respirazione-espirazione (usato nel corso della terapia), che porta a ipotizzare una circolazione energetica pulsante avente quindi bisogno di un organismo libero da ostacoli per poter funzionare al meglio, perché ritengo sia un metodo che potrebbe operare fianco a fianco all'umilissima ed efficace Terapia Energetica di cui parlo. Con esercizi psico-corporei (acting) lavora sul corpo per favorire una più sana distribuzione dell'energia vitale e al tempo stesso con un'analisi del carattere emergente dal linguaggio del corpo lavora sulla psiche, contribuendo così a liberare l'essere umano dalla rigidità della sua armatura caratteriale e migliorando la sua funzione pulsante e vitale; obiettivo cui pure la Terapia Energetica, che estende il campo d'azione oltre il singolo sino alla totalità dell'esistente e divide il corpo fisico in trentacinque zone principali (undici singole, dieci doppie, sei tratti singoli e otto doppi) da trattare singolarmente (poi a seconda dei casi vi sono molte sottozone su cui intervenire e altro ancora non più solo sul corpo fisico), tende: l'operare sui livelli superiori va oltre la vita nella polarità cui lo sviluppo psico-affettivo, psico-corporeo e la maturazione emozionale appartengono.

Prender consapevolezza del proprio corpo e dei livelli energetici rende sempre più consci di chi siamo, di conseguenza cambiano la modalità di percepire la realtà e di relazionarsi con quanto e quanti intorno abbiamo, quindi mutano le identificazioni mentali e non solo: si capisce come il far del male in definitiva è autolesionismo e quanto grandi siano limiti e brutture di questa realtà polare. Senza toccare le Religioni e rimanendo in Occidente, mi pare corretto ricordare che già Socrate (470 - 399 a.C.) nel cercare di fornire una risposta all'antico motto "Conosci te stesso" prese in considerazione l'anima dell'uomo (considerata il vero "se stesso", mentre il corpo vien reputato essenzialmente uno strumento) e la necessità di prendersene cura apprendendo la conoscenza del bene che porta a operare in vita le giuste decisioni (virtù) e così permette l'instaurarsi della felicità = salute dell'anima, mentre evidenziò come ignorare il bene impedisce il prendersi cura di sé e così rende infelici e vittime delle proprie "pulsioni". Da quanto ne so appare come ai suoi occhi ci sia una chiara alternativa tra la cura dell'anima e la cura di ogni altro bene, in fondo cioè un'alternativa di modi di vita: riconoscere l'esistenza di questa alternativa e mettere in atto la cura dell'anima porta a rivoluzionare la propria vita. Ciò spiega come mai già ai suoi tempi in tanti, sebbene a parole apprezzassero l'esortazione di Socrate, tuttavia si guardassero bene dal metterla in pratica: da lui alle loro domande volevano risposte tali da soddisfare sul piano intellettuale, senza però dover in alcun modo cambiare il loro modo di vivere, mentre come prima cosa a Socrate importava che essi cambiassero il modo di vita: egli propose un metodo di ricerca e di esame, nonché un modo di vivere; non propose alcuna dottrina perché realizzare la conoscenza di se stesso è un risultato che cambia la propria vita, ma non si può tradurre in una dottrina che uno possa trasmettere ad altri.

Con metodi diversi da quella che io presento come Terapia Energetica, ma con identico obiettivo, la Psicoterapia Analitico Reichiana attenta alle informazioni che sistema nervoso - apparati endocrino e muscolare - "pulsazione energetica" mettono a disposizione, oltre a curare problemi emozionali, disturbi del carattere e della personalità, del comportamento e delle disfunzioni psicosomatiche, in fondo è uno strumento che permette di cambiare - crescere - maturare - divenir consapevole della Realtà; può quindi essere utile agli esseri umani a partire dall'inizio dell'età evolutiva e permette trattamenti sia individuali che di gruppo, ugualmente a quello che si può in altro modo fare con la Terapia Energetica: nessun essere umano può saper tutto; riconoscendo il "valore" proprio e degli altri, eliminando invidia e ingordigia, dall'unione delle forze di quanti operano con "coscienza" nel reciproco rispetto si possono raggiungere i migliori risultati. Chissà se prima di passar a "miglior vita" vedrò avviata questa cooperazione?

Cordiali saluti.
Robino Mariano


© Robino Mariano



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