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Dopo quanto detto è doveroso un approfondimento a riguardo del collegamento tra i trattamenti, come la massoterapia, dove visivamente si ha la certezza che il professionista sta lavorando per ottenere un risultato soddisfacente relativamente a quanto gli è stato richiesto, e quei trattamenti tipo la terapia energetica in cui il lavoro non può essere visto con gli occhi.
I trattamenti energetici sono al di fuori del campo d’azione degli occhi; nulla di strano, del resto ad esempio non possiamo vedere le onde radio, ma non per questo abbiamo problemi ad ascoltare quanto trasmesso dalle varie stazioni radio: basta avere un apparecchio idoneo alla ricezione.
Sono un lavoro fatto col permesso, sotto il controllo ed in collaborazione con la vita, che ha comunque sempre l’ultima parola.
Che cos’è la vita?
Certamente qualcosa che non è materiale, altrimenti qualche ricercatore l’avrebbe individuata e gia ci sarebbe qualche industria con "porzioni monodose" di vita pronte per essere vendute ad ogni singolo essere vivente; ma la vita, principio immateriale, non si presta ad essere usata dalla materia, è lei anzi ad avere la capacità di unirsi alla materia e di organizzarla facendosi ascoltare e seguire come un indiscusso leader.
Infatti ad esempio, che differenza c’è a livello materiale fra Tizio vivo e Tizio un attimo dopo la morte? Praticamente nulla. Ma, quando Tizio era vivo tutti i componenti materiali che componevano il suo corpo obbedivano alla vitale richiesta di mantenere nella migliore condizione fisica possibile Tizio al fine di permettergli di dedicarsi fruttuosamente a tutte le sue incombenze, ecc.; quando invece la vita abbandona il corpo di Tizio subentra la morte ed i vari elementi materiali (che non per questo cessano d’esistere) si trovano ad obbedire alle leggi della decomposizione per tornare ad essere nel loro stato originale naturale:
è unicamente scomparsa
l’idea organizzativa che impediva ai singoli elementi di obbedire alle proprie leggi individuali, persuadendoli (la vita non obbliga, non ne ha necessità; è la materia che a causa dei suoi limiti pone degli obblighi) tutti a collaborare tra loro per raggiungere un risultato specifico e conseguentemente ad adempiere solo ai compiti utili per quello scopo.
Ciò che ho appena illustrato può essere considerata la "testata d’angolo" su cui poggia quella costruzione che io definisco terapia energetica; al di fuori di questa interpretazione dell’esistenza diventa molto difficile non solo comprendere i risultati e le vie seguite per conseguirli, ma anche semplicemente accettare che si possa operare con questi metodi.
Il campo energetico umano può essere considerato come una manifestazione dell’energia che permea l’universo e nella "particolare situazione" è intimamente connessa con la vita di ogni singolo essere esistente.
Pur non volendo fare una lezione, ritengo sia bene far presente che "legati" (l’ho messo tra virgolette perché è un legame particolare che necessiterebbe di una spiegazione approfondita che non può trovar spazio in un semplice articolo) a questo corpo materiale ci sono i primi tre livelli comunemente conosciuti come eterico, mentale e spirituale, sui quali si può operare anche con altre tecniche, come ho gia detto nelle precedenti uscite.
Questo è il motivo di base per cui al fine di "convincere" la materia a collaborare e con lei questi primi tre livelli può essere utile lavorare su quegli altri livelli che in nulla sono "soggetti" alle leggi cui la materia è obbligata. Questo è il campo d’azione della terapia energetica.
Per alcuni avrò gia detto fin troppo per come vedono la cosa, per altri troppo poco e vorrebbero che terminassi l’articolo. Seguendo la regola dell’aurea mediocrità mi fermo a questo punto; nella prossima parte accennerò ai livelli superiori ed al lavoro ad essi collegato.
Cordiali saluti,
Robino Mariano
© Robino Mariano