Terapia energetica e crisi di identità - 11 di 32 - Parliamo di... - Mariano Robino

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Terapia energetica e crisi di identità - 11 di 32

Pubblicato da Mariano Robino in Trattamenti energetici · 29/5/2014 16:52:26

Dopo aver fatto questa digressione, sia per chiarire come ci siano molte figure professionali che si occupano di curare casi specifici, sia per evidenziare alcune particolarità della Terapia Energetica, torno a dove avevo considerato come ognuno di noi interpretando in modo personale quanto accade in base al suo vissuto costruisce una propria visione della realtà, pertanto vedere del bicchiere la parte mezza piena o quella mezza vuota sostanzialmente dipende dalla visione che si ha della realtà, quindi non è fuor dalla portata di nessuno fermarsi, divenirne cosciente, girarsi e percorrere con fiduciosa costanza la via al contrario verso la "guarigione".

Penso nella digressione d'aver dato alcune risposte alla domanda: "Perché la cosa è tanto difficile e ci sono così tanti pessimisti al mondo?" e pure all'affermazione: "Per cambiare il percorso che in alcuni casi potrebbe portare ad autodistruggersi è indispensabile comprendere i motivi che nel tempo hanno strutturato il nostro atteggiamento interiore, obbligando così la mente a guardare quanto ci accade attraverso lenti che alterano la visione anziché renderla nitida.": quando da soli non si capisce occorre l'intervento di qualcuno capace di aiutare; ma, tenendo presente come sia in effetti molto difficile rendersi conto che non si comprende la portata del proprio comportamento, diventa estremamente difficile sentire di dover chiedere aiuto a un terapeuta, con i risultati che, volendo fare attenzione al perché accade ciò che accade, tutti possono vedere nella nostra società.

Come ho detto, le caratteristiche della personalità di ciascun essere umano sono determinate in gran parte dai meccanismi di difesa caratteristici di quell'individuo; e quando questi funzionano in modo efficace, l'individuo con disturbi di personalità è in grado di controllare ansia - depressione - collera - vergogna - colpa - aspetti affettivi senza avvertire disagio, quindi, anche se questo comportamento può avere effetti negativi sul rapporto con gli altri, a prima vista sembra dia maggiori vantaggi che svantaggi; entra in crisi solo quando si presenta qualcosa di sufficientemente potente da spezzare quest'equilibrio malato e il profondo dolore che viene in essere obbliga la persona a ri-mettere tutto in discussione tanto da poter sfociare anche in "crisi esistenziale" e "crisi di identità".

V'è poi tutto il discorso a riguardo dell'interiorizzazione e dell'introiezione introdotto da Sigmund Freud per spiegare la formazione del Super-Io, ripreso poi in psicologia evolutiva per spiegare lo sviluppo del giudizio morale, e in psicologia sociale per spiegare come sia possibile che le norme possano valere indipendentemente dalle minacce di punizioni o dalle promesse di ricompense. Ad altri spetta un approfondito discorso a questo proposito; a me basta questo accenno per far capire come tramite questi processi è possibile nel corso della vita incorporare nei tratti di personalità propria quelli d'altri che hanno rivestito un particolare significato nella nostra esistenza, e non è detto che questo avvenga sempre nel modo migliore, giacché dipende dalla comprensione di cui si è capaci; tengono il loro posto poi anche fattori legati al temperamento, alla famiglia e all'ambiente in cui si cresce e si matura; ragion per cui quando si deve affrontare una seria crisi ci si deve armare di "sacrosanta" pazienza e umiltà per potersi perdonare divenendo così capaci di perdonare anche tutti gli altri, altrimenti quella sofferenza che porta a essere "ciechi - sordi" oltre a "congelare il cuore", crescendo su "radici e muffe" che abbiamo lasciato, si ripresenterà e ci rimetterà "in catene".

Senza entrare nel merito più dello stretto necessario, per dare completezza all'articolo e spiegare come questa "misteriosa" Terapia Energetica può venire in soccorso di chi è messo in difficoltà dalla crisi in cui s'è venuto a trovare presento una serie di disturbi (nei casi gravi non serve la crisi a renderli evidenti e da subito necessitano di supporto terapeutico) che erano probabilmente già presenti in forma tanto lieve da passare inosservati, ma che lo sconvolgimento cui l'individuo è soggetto porta a manifestarsi e cui può far caso anche chi vive accanto alla persona in crisi:

  • Evitante: ci si sente inadeguati, non attraenti come persona, si diventa estremamente sensibili al rifiuto e alle valutazioni negative nei propri confronti e si finisce per evitare i rapporti sociali per paura d'essere ridicolizzati, umiliati, ecc.; si ha sempre più bisogno di forti garanzie d'acritica accettazione, quindi si finisce per evitare sempre più le inter-azioni sociali per timore d'essere rifiutati, nonostante forte sia intimamente il desiderio del calore e della sicurezza che vengono dall'umana compagnia. Lasciati da soli costoro finiscono per estraniarsi dalla società e chiusi in se stessi corrono il rischio d'esser "schiacciati dal mondo".


  • Dipendente: sempre più si ricercano certezze, sicurezze e conforto da parte d'altri, cresce un eccessivo bisogno d'essere accuditi; per gradi il comportamento diventa remissivo/depressivo o ossessivo/aggressivo e in alcuni casi i due comportamenti possono presentarsi entrambi a fasi alterne, che si possono succedere anche in modo repentino. L'individuo ha sempre più difficoltà nel prendere decisioni, richiede un'eccessiva quantità di consigli e rassicurazioni e può giungere al punto di sentire il bisogno che altri si assumano la responsabilità di quelle più importanti; di conseguenza ha difficoltà sempre maggiori nell'esprimere il proprio disaccordo verso il parere d'altri per timore di perdere supporto o approvazione. Per progressiva mancanza di fiducia nel proprio giudizio e/o nelle proprie capacità, quand'anche non fossero venute meno motivazioni o energia propria, sempre maggiore è la difficoltà che incontra nel fare le cose in modo autonomo e soprattutto nel dare inizio a progetti, anche se intimamente molto importanti.


  • Paranoide: diffidenza e sospetto son sempre più forti, tanto da portare il soggetto a interpretare in modo malevolo le motivazioni degli altri. Pensieri fissi di persecuzione prendono posto nella mente, cresce il timore di venir danneggiati e con esso la paura di subire tradimenti pure dalle persone amate, anche se per fortuna l'individuo riesce ancora a giudicare correttamente quanto accade. È possibile che per difesa il soggetto proietti fuori di sé quelle caratteristiche proprie che ritiene cattive attribuendole ad altre persone o all'intero ambiente in cui vive, percependolo così come ostile e pericoloso per sé; purtroppo il proiettare fuori porta a non mettersi in discussione e rimanere su posizioni sbagliate, non permette la crescita interiore e peggiora la situazione.


  • Antisociale: cresce gradualmente il disprezzo per le regole e le leggi vigenti nella società in cui si vive; seguono un comportamento sempre più impulsivo, una crescente incapacità di assumersi responsabilità e giorno dopo giorno aumenta l'indifferenza nei confronti dei sentimenti altrui. Grave problema è che più questo disturbo s'impossessa della persona, più vengono "cacciati" il senso di colpa e conseguentemente il rimorso.


Continuerò sulla prossima uscita.

Cordiali saluti.
Robino Mariano


© Robino Mariano



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