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Riprendendo il discorso interrotto è il caso di evidenziare che attraverso le mani un massaggiatore olistico preparato può percepire l’unità psicosomatica della persona che sta trattando ( nessuno pensi ad un "mago" che legge nel pensiero, si tratta di sensazioni che possono essere capite di più o di meno a seconda del livello d’espansione di coscienza cui il terapeuta è pervenuto ), ma è contemporaneamente conscio che a sua volta sta trasmettendo a colui che viene massaggiato quello che lui (il massaggiatore) ha dentro di sé; quindi, indipendentemente dal fatto che il massaggiato ne abbia coscienza, od avverta solo qualcosa a livello intuitivo, è necessario che mente e spirito del massaggiatore siano in sintonia e ben equilibrati (anche per questo non ci si può improvvisare) affinché il massaggiato possa rilassarsi e permettere l’individuazione dei punti di tensione, dei blocchi energetici, ecc.. Questo è il primo punto d’unione tra massaggio e terapia energetica: mentre in un trattamento a livello puramente fisico si sente con le mani unitamente ad una concentrazione cerebrale per individuare quanto più possibile, energeticamente si percepisce attraverso le mani in uno stato rilassato quasi meditativo, così come il massaggiato non "sente" con la pelle, ma attraverso la pelle percepisce ed ha intuizioni non a livello culturale, bensì nella sua totalità di essere umano.
Con questo non sto dicendo che il massaggiatore olistico non debba anche essere concentrato sul lavoro che fisicamente sta facendo sul corpo di chi si sta sottoponendo al trattamento, ad esempio anche un semplice massaggio rilassante per essere ben fatto necessita che tecniche, tempi, sequenze e sensibilità di ogni singolo soggetto su cui si lavora siano rispettati e ciò non può essere fatto con "la testa nelle nuvole", ma contemporaneamente può anche permettersi di "sentire" attraverso appropriati canali a disposizione di ogni essere umano (l’importante è imparare ad usarli correttamente) senza per questo deconcentrarsi relativamente al lavoro manuale.
Altro punto di collegamento viene dal considerare come la continua tensione e la rigidità a livello del corpo provocano la diminuzione dell’energia e della vitalità del soggetto; inoltre, i conflitti emotivi irrisolti e le varie situazioni di "stress" cui si è quotidianamente sottoposti, possono determinare delle tensioni muscolari che disturbano anche a livello emotivo. Voglio precisare, visto che alcuni m’han fatto notare come questo sia un campo non propriamente di competenza del massaggiatore, che non sto cercando di fare un lavoro che non è il mio, né tanto meno sostituirmi alle figure sanitarie professionalmente competenti alle quali ci si deve naturalmente rivolgere ogniqualvolta ve n’è necessità, ma tocco questi argomenti poiché anche un massaggiatore olistico li deve tenere nella dovuta considerazione se vuol fare un "buon lavoro".
A questo punto credo sia giusto far rilevare che, mentre da una parte si nota che il massaggio svolge un’azione nel punto preciso dove viene eseguito e poi l’effetto s’espande generando un benessere più globale (dall’embriologia sappiamo che originariamente nella divisione cellulare la pelle ed il sistema nervoso derivano dallo stesso foglietto ectodermico e questo m’è stato insegnato essere il motivo dell’ampliamento dell’effetto, giacché può giovare anche al sistema nervoso), a volte però capita di doversi rendere conto che la durata di quest’effetto può essere anche breve, quindi insoddisfacente: in tempi rapidi nel corpo si reinstaura quella spiacevole situazione che era stata temporaneamente risolta. E’ in questi casi che quella che io chiamo terapia energetica può venire in aiuto al massaggiatore olistico, infatti, senza dar luogo ad effetti indesiderati e senza interferire con eventuali altre cure alle quali la persona si sta sottoponendo, o desidera sottoporsi, permette un’ulteriore azione volta al recupero dello stato di benessere desiderato.
Ora, al fine di permettere a tutti di assimilare quanto letto e farsi un’idea sempre più precisa di ciò che propongo in questo sito, mi fermo prima della terza ed ultima puntata.
Sinora sono principalmente rimasto su quella parte dell’essere umano che è ben evidente davanti agli occhi di tutti, la prossima volta accennerò a quella parte che benché tutti abbiano davanti al naso è tuttavia meno appariscente, cosicché non è facile esserne consapevoli.
Cordiali saluti,
Robino Mariano
© Robino Mariano