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La materia per quanto ne sappiamo è passiva e obbedisce a precise leggi; a seconda della massa di materia a disposizione avvengono determinati processi. Si pensa che l'Universo che conosciamo sia stato generato da un'iniziale distribuzione della materia che è improvvisamente collassata portando alla formazione di varie strutture: ammassi di galassie, ammassi stellari, stelle, pianeti, ecc..
Sappiamo che una nube interstellare rimane in uno stato di equilibrio finché l'energia cinetica (che genera una pressione verso l'esterno) dei gas contenuti è uguagliata dall'energia potenziale della gravità interna (che tende a farla collassare); quando la gravità riesce a vincere si ha il collasso gravitazionale con progressiva compressione della materia e formazione di un corpo massiccio, che se abbastanza grande può portare alla nascita di una stella innescando la fusione dell'idrogeno. Se la stella è molto massiccia l'enorme forza di gravità non trova forze in grado d'esserle antagoniste e oltrepassato un certo punto la contrazione è tale da generare un buco nero; al contrario se la massa non è in quantità sufficiente a innescare la fusione dell'idrogeno nasce una nana bruna, che irradia energia per la fusione del deuterio e se abbastanza grande anche per quella del litio.
Anche le stelle hanno un'esistenza limitata, che va dal collasso gravitazionale che l'ha generata sino all'ultimo collasso gravitazionale che per quanto ne so a seconda delle sue caratteristiche la trasformerà in una nana bianca, una stella di neutroni, un buco nero, . . .
Per come la conosciamo sulla Crosta terrestre la materia pare avere un'esistenza duale: un sasso ad esempio da sé rimane immobile, solo l'intervento di un agente esterno lo può far muovere, diventare caldo/freddo, ecc.; vi son condizioni che portano a fenomeni particolari come venti, fulmini, ecc.; all'interno la Terra mostra d'avere attività che continuano da quando il pianeta s'è formato e che sono conseguenza dell'azione che ne ha determinato la nascita e tutto ciò influisce sulla vita nel mare e sulla terraferma.
Risulta pertanto che questa realtà polare, come ho già detto parlando della Terapia della Polarità ideata dal dott. Randolph Stone, è basata su tre elementi essenziali: due poli opposti (positivo e negativo) ed uno neutro (cui spesso non si presta sufficiente attenzione) che obbligatoriamente va attraversato per andare da una polo all'altro.
Quando la passiva materia vien "reclutata" dalla Vita dimostra di operare in pieno attraverso questi tre punti.
Per chiarire con un esempio fatto "alla buona", ricordo che nei liquidi contenuti nel corpo all'interno e all'esterno delle cellule molte sostanze si presentano sciolte sotto forma di ioni, particelle dotate di carica elettrica positiva (cationi) o negativa (anioni). In condizioni di riposo, nella cellula gli anioni son presenti in concentrazione maggiore e viceversa all'esterno di essa sono i cationi ad essere in maggioranza: all'interno il polo negativo, la membrana è il polo/punto neutro (che si rivela essere indispensabile affinché i processi possano aver luogo), all'esterno il polo positivo; tra i cationi nel liquido intracellulare prevale il potassio (K +) e in quello extracellulare il sodio (Na +); la differenza dipende dalla permeabilità di membrana, 50-
Le cellule eccitabili (neuroni, cellule muscolari e neuroendocrine) non rispondono solo in modo passivo agli stimoli elettrici, ma son capaci di generare risposte attive che portano al propagarsi del potenziale d'azione; quando ciò avviene lungo le fibre nervose costituisce l'impulso nervoso: a un potenziale d'azione segue un periodo refrattario, dopodiché si può generare un secondo potenziale d'azione e così via; dal momento che il periodo refrattario impedisce che possa tornare indietro, la trasmissione del segnale elettrico lungo l'assone si propaga in una sola direzione e grazie a questo rigenerarsi del potenziale d'azione si propaga lungo la fibra senza alterazioni di forma e ampiezza fino a raggiungere la parte terminale e cominciare così la trasmissione sinaptica: con un esempio visualizzabile si può paragonare questa propagazione del potenziale d'azione alla fiamma che avanza lungo una miccia.
Sempre legati al sistema nervoso, possiamo notare come la Vita nei millenni abbia fatto evolvere i possibili utilizzi della materia in varie direzioni; restringendo all'essere umano si nota come due siano le vie con cui avviene la propagazione degli impulsi:
Nelle fibre amieliniche si formano dei circuiti di corrente che punto dopo punto attraversano la membrana; ciò fa si che la depolarizzazione si propaghi lentamente lungo la fibra nervosa.
Mentre nelle fibre mieliniche la membrana cellulare è rivestita all'esterno da una spessa guaina mielinica che, fungendo da isolante, impedisce il passaggio della corrente dall'interno all'esterno e solo a intervalli regolari presenta delle strozzature (nodi di Ranvier) ove manca il rivestimento isolante: il circuito di corrente si ha solo tra un nodo e l'altro e la propagazione avvenendo a salti tra un nodo di Ranvier e l'altro è molto più veloce che nelle fibre amieliniche.
Tutto ciò, però, non fa altro che rafforzare l'idea che la materia è solo un mezzo in mano d'altri, come ad esempio cemento e ferro che nelle mani dei costruttori si trasformano in calcestruzzo armato e permettono di costruire la struttura portante degli edifici, o come i vari materiali che avvedutamente usati permettono di costruire auto, aerei, ecc. . . . poter quindi affermare che il corpo fisico è la sede del pensiero umano mi pare improbabile, mentre affermare che il corpo umano è l'edificio ove in questa nostra attuale condizione risiede il "corpo" in cui ha sede il pensiero mi pare più verosimile. Chiaramente, agendo sul corpo fisico, questa è ad esempio l'azione dei farmaci, si possono inviare messaggi (= inter-
Alla prossima uscita.
Cordiali saluti.
Robino Mariano
© Robino Mariano