Bellezza, benessere, salute, gioia - 12 di 16 - Parliamo di... - Mariano Robino

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Bellezza, benessere, salute, gioia - 12 di 16

Pubblicato da Mariano Robino in Massoterapia olistica · 7/7/2011 16:08:41

Il gonfiore alle gambe è un disturbo comune, dovuto soprattutto al fatto che si trascorre molto tempo in una posizione statica: in piedi, o seduti. Specialmente nelle donne si possono avvertire fastidi agli arti inferiori, come sensazioni di pesantezza, tensione e gonfiori a gambe, caviglie e piedi; il fatto che spesso tali disturbi compaiono alla sera, magari dopo una giornata pesante, porta a considerarli come un’ovvia conseguenza della fatica e magari anche come un’inevitabile frutto del tempo che passa.

Questi fastidi possono anche essere i primi sintomi di un’alterazione della microcircolazione negli arti inferiori ed il fatto che le donne possano essere più facilmente soggette a tale disturbo è dovuto all’azione degli ormoni estrogeni, che rilassando la muscolatura liscia delle pareti dei vasi sanguigni rendono possibile il ristagno del sangue, inoltre possono aumentare la permeabilità dei capillari e facilitare il passaggio di liquido nei tessuti circostanti, causando gonfiore. Naturalmente esistono altri fattori come soprappeso, ereditarietà, lunga esposizione a fonti di calore (che ha azione vasodilatatoria), ecc., cui son soggetti anche gli uomini.

Il fatto che si possano provare sensazioni di pesantezza e di tensione si deve alla difficoltà che il nostro organismo incontra e deve superare per pompare il sangue dal basso verso l’alto nella fase di ritorno del sangue al cuore: un esempio calzante è quello dello scalatore che s’arrampica verso la cima della montagna; anche il sangue sale verso una cima quando dai piedi deve risalire al cuore. Come lo scalatore utilizza tutta una serie di attrezzi come piccozze, ramponi, corde, chiodi, ecc., anche il cuore si avvale di aiuti quali le valvole e la tonaca muscolare dei vasi sanguigni, il lavoro della muscolatura, che contraendosi esercita l’effetto di una pompa spingendo il sangue verso l’alto.

Fatto questo accenno non mi dilungo, non volendo andare in settori non più di competenza del massoterapista: in presenza di dubbi è sempre bene ricorrere al medico, che può visitare, richiedere esami, fare una diagnosi e valutare cosa sia meglio fare.

L’intervento massoterapico può consistere in una serie di sedute di drenaggio linfatico manuale di tipo specifico per questi casi (parlando della visione olistica del drenaggio linfatico ho fatto presente che esistono delle controindicazioni), così da beneficiare:

  • dell’effetto antiedematoso, permettendo il passaggio ai capillari linfatici dei residui presenti negli spazi interstiziali dei tessuti, così da eliminare le diffusioni di siero, che in questi casi il sistema sanguigno non riesce ad eliminare del tutto ed anche il sistema linfatico stesso senza questa manipolazione non è in grado di assorbire completamente, ottenendo la scomparsa dei disturbi;


  • dell’effetto sedativo, antalgico e rilassante, che in molti casi favorisce anche il sonno fisiologico in soggetti particolarmente affaticati ed aggiungendo tecniche energetiche anche in soggetti stressati, col risultato di portare il lavoro ad un piano psicofisico;


  • dell’effetto rigenerante, infatti tramite il drenaggio si ha un miglioramento della nutrizione e della respirazione cutanea, promuovendo così un lento, ma graduale miglioramento dell’aspetto globale della persona.


Molte volte bastano uno – due cicli di trattamenti l’anno per stare decisamente meglio; in ogni caso intervenire non appena il disturbo si ripresenta permette di ridurre al minimo il numero delle sedute necessarie per ottenere un buon risultato.  

Naturalmente anche il/la paziente può fare molto come azione preventiva; ad esempio camminare per una mezz’ora almeno al giorno, oppure andare in bicicletta, fare cyclette, ottimo il nuoto, come pure altre attività sportive, ma efficace è anche il semplice salire e scendere le scale, ecc..

È bene ricordarsi come nei lavori che obbligano a rimanere in piedi fermi a lungo comunque ci si può sollevare ogni tanto sulle punte dei piedi onde attivare la pompa muscolare; se possibile poi, è meglio evitare di rimanere seduti troppo a lungo, in ogni caso si può cercar di fare almeno qualche movimento con le gambe pur rimanendo seduti; inoltre, assumere magari l’abitudine di tenere le gambe in verticale, anche appoggiandole alla parete per non stancarsi, per almeno cinque minuti prima di coricarsi per dormire può dare buoni frutti. Non vuol certo essere un esaustivo elenco dei possibili rimedi, tuttavia anche questi pochi consigli possono essere utili.

Un caso a sé sono poi i piedi che, oltre a rendere difficile il trovare calzature sufficientemente confortevoli, a volte per via del dolore che possono causare tolgono anche il piacere di una sana passeggiata; oltre al drenaggio manuale e senza disconoscere quanto possono fare coloro che lavorano nel campo del benessere e dell’estetica, posso comunque ricordare che la massoterapia mette a disposizione altre tecniche per migliorare la situazione in tutti quei casi che non richiedono l’intervento dei medici.

Vi do appuntamento alla prossima uscita.

Cordiali saluti.
Robino Mariano


© Robino Mariano



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