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Riprendendo il discorso interrotto, cercherò ora di spiegare perché è così difficile anche solo immaginare quei livelli superiori ai quali ho accennato: non hanno direttamente nulla a che fare con la vita che sperimentiamo tutti i giorni.
Il corpo fisico che è quello che meglio conosciamo, è anche quello privo di possibilità sue, tant’è che, come ho già detto, una volta che l’idea organizzativa vitale l’ha abbandonato non può far altro che decomporsi.
Il corpo eterico, che è il primo a seguire, ci permette di immaginarlo abbastanza facilmente, basta infatti un po’ di studio e pratica per comprendere che è associato alle funzioni ed alle sensazioni fisiche: dolore, piacere, ecc..
Anche per quello che segue, il corpo emotivo, vale lo stesso discorso essendo associato alla vita emotiva dell’individuo: è a mezzo di questo corpo che sperimentiamo esperienze emotive e sentimenti.
Che dire poi del corpo mentale?! È il livello che s’è maggiormente espresso nella civiltà umana storicamente conosciuta: quali risultati a mezzo della capacità di pensare, ragionare, programmare, analizzare, ecc..
Ecco perché non è difficile parlare di questi primi quattro stadi: ogni giorno chiunque ne sperimenta il lavoro e l’utilità e con questo si perviene alla consapevolezza della loro esistenza. Ma, andare oltre sembra come passare dall’immanente al trascendente; ecco il perché di così tanta incredulità ed al tempo stesso cotanta difficoltà anche per chi ha la "sensazione" che quei livelli possono esistere davvero e s’impegna per trovarli.
Il quinto corpo detto anche Astrale è quello che contemporaneamente fa da ponte e da filtro tra i piani legati alla vita nei limiti di quanto possibile a questo specifico livello di esistenza (non è una visualizzazione pienamente corretta, ma dare una spiegazione migliore richiede tempi e spazi eccessivi per un articolo) ed i piani che ci collegano alla vita di tutto l’Universo.
Per fare un paragone che in qualche modo possa rendere più agevole la comprensione delle mie parole posso fare l’esempio dell’atmosfera che sta intorno alla Terra fungendo da filtro per tutte le radiazioni e da demolitore per tutti i corpi solidi (si pensi a quanto accade invece alla superficie lunare priva di atmosfera) provenienti dallo spazio, cosicché i possibili danni siano ridotti al minimo ed i vantaggi siano ottimamente fruibili. Inoltre, tutto il bene che alla vita sul pianeta viene dall’esistenza dell’atmosfera è un altro paragone di tutto il bene che ci viene dall’esistenza del corpo Astrale, il cui valore è ancora più grande; ma questo non è un apposito corso di studi, per cui mi fermo non volendo tediare nessuno.
A seguire vi sono altri corpi detti anche spirituali, perché trascendono tutto ciò cui siamo abituati e di cui abbiamo esperienza.
Non potendo spiegare brevemente tutto ciò unicamente a parole, cercherò di dare un’idea del tutto ricorrendo all’Astronomia, che permette esempi visualizzabili e facilmente comprensibili, anche se devo ricordare che non bisogna tener conto delle dimensioni volumetriche degli esempi; ancora una volta la corretta descrizione richiederebbe troppo spazio e molti approfondimenti, inoltre mal si presta il linguaggio ad una chiara esposizione: sono argomenti su cui riflettere dopo averli studiati seguiti da un "maestro sincero", poi vanno compresi in meditazione e solo dopo diventano "chiari"; per questo non ha senso voler dare una spiegazione veloce: in realtà non si spiegherebbe compiutamente nulla.
Inizio con l’esempio del Sistema Solare di cui il pianeta Terra fa parte insieme col Sole, stella che riveste grande importanza per la vita su questo pianeta. Questo è un esempio di corpi aurici in sequenza: la Terra è il precedente, fa interamente parte del seguente che però comprende anche altri elementi. Quelli che seguono sono esempi per i corpi superiori.
A sua volta il Sistema Solare fa parte di una galassia: La Via Lattea, con un diametro di circa 100.000 anni luce ed in cui sono presenti miliardi di altre stelle. Senz’altro il fatto che La Via Lattea esista così com’è è importante per l’esistenza del nostro Sistema Solare, così com’è importante per l’esistenza di questo tipo di vita sulla Terra che quest’ultimo si trovi in una zona non centrale della galassia, ma, in questo spazio di tempo, all’interno della Bolla Locale, una cavità nel mezzo interstellare della Cintura di Gould nel bordo più esterno del Braccio di Orione; parlare di tutto ciò non è come parlare di un prato fiorito, molto più familiare, tuttavia è tutto vero e reale, come vero e reale è ciò che sto presentando.
La Via Lattea, poi, fa parte di un ammasso di galassie (delle quali, per i più curiosi, la più grande è la galassia di Andromeda, un tempo detta Grande Nebulosa di Andromeda, con un diametro di circa 130.000 anni luce) denominata Gruppo Locale: semplice è dire che il fatto che questo ammasso sia così composto è d’importanza vitale perché le cose stiano come stanno; spiegarne il perché è invece cosa assai più ardua.
Non è finita, perché ammassi di galassie e grandi ammassi di galassie (sempre per i più curiosi, uno dei più grandi ammassi è quello della Virgo: circa 3.000 galassie) formano poi a loro volta delle Metagalassie, che a loro volta avranno la loro importanza, ma noi . . . ci rendiamo conto che una cospicua quantità d’umiltà non solo non guasta, ma è essenziale per "maturare" davvero ed accrescere il proprio livello di consapevolezza; ciò è assolutamente indispensabile se onestamente ci si vuole avvicinare al "Mondo dell’Energia".
Nell’illustrare l’Universo gli astronomi continuano; io invece mi fermo qui. L’Astronomia è una materia affascinante e merita che a parlarne siano degli esperti; io sono già soddisfatto che mi abbia dato la possibilità di esprimere concetti molto lontani dal normale modo di vedere e pensare: le terapie energetiche sono culturalmente molto lontane dal nostro modo di vedere e pensare.
Credo che questa puntata sia così già abbastanza pesante, per cui, non volendo stancare nessuno, mi fermo e cercherò di terminare con la prossima.
Grazie a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere sin qui.
Cordiali saluti,
Mariano Robino
© Robino Mariano