Terapia energetica e crisi di identità - 7 di 32 - Parliamo di... - Mariano Robino

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Terapia energetica e crisi di identità - 7 di 32

Pubblicato da Mariano Robino in Trattamenti energetici · 6/3/2014 16:45:03

Considerato come ognuno di noi, interpretando istante per istante in modo personale quanto accade, in base al suo vissuto costruisce una propria visione della realtà, pertanto ciò che del nostro futuro pensiamo e siamo convinti influenza il nostro atteggiamento interiore e di conseguenza l'esteriore, quindi il vedere del famoso bicchiere la parte mezza piena o quella mezza vuota sostanzialmente dipende dalla visione che si ha della realtà, ne consegue che non è fuor dalla portata di nessuno di quelli che subiscono una visione negativa della realtà (mettendo naturalmente in conto paura, fatica, sofferenza anche acuta, momenti di stasi, dubbi, sconfitte, ecc.) fermarsi, girarsi e percorrere senza fretta e con fiduciosa costanza la via al contrario verso l'ottimismo, spronati dal fatto che a loro pure sarà concesso di giungere a esser persone ottimiste che attirano a sé la naturale curiosità della gente, quindi saranno ricercati in quanto trasmetteranno un entusiasmo spesso contagioso e piacevole sarà considerata la loro compagnia

E allora perché, potrebbero obiettare in molti, la cosa è tanto difficile e ci sono così tanti pessimisti al mondo?

Per cambiare il percorso che in alcuni casi potrebbe portare ad autodistruggersi è indispensabile comprendere i motivi che nel tempo hanno strutturato il nostro atteggiamento interiore, obbligando così la mente a guardare quanto ci accade attraverso lenti che alterano la visione anziché renderla nitida. Quando la crisi supera le difese poste dal singolo per preservare l'intima sicurezza inizia a essere grave, quindi assai difficilmente l'individuo riesce da solo a trovar nuovi mezzi per arginarne l'avanzata; più col passar del tempo ne resta invischiato e affonda, più diventa tetra la situazione in cui viene a vivere e meno l'aiuto che amici e familiari possono dare può bastare per venirne fuori: in questi casi è bene ricorrere a un terapeuta preparato.

Prima di continuare in questa chiacchierata ritengo sia bene una precisazione riguardo alle diverse figure professionali che, legalmente riconosciute, operano in questo campo; infatti uno dei dubbi che mi è stato evidenziato anche solo parlando con la gente di problemi di salute mentale è: "Se si vive una condizione di disagio psicologico è meglio uno psichiatra (spesso collegato alla sola cura dei matti), o uno psicologo?".

Volendo come al solito dare un'informazione di carattere generale, per chiarire le idee presento uno schema sintetico di figure professionali che hanno come ambito di pertinenza la Patologia, quindi la cura; son tutti terapeuti che affrontano il caso del/la paziente con mezzi d'intervento diversi:

1. Psicologo: consegue la laurea specialistica in Psicologia, compie poi un tirocinio obbligatorio di un anno sotto la supervisione d'un professionista onde affrontare e superare l'Esame di Stato e potersi iscrivere all'Ordine degli Psicologi e così essere abilitato all'esercizio della professione, che spazia dalla prevenzione del disagio e la promozione della salute psicologica alla cura dei disturbi mentali: può aiutare persone che stanno attraversando un periodo di difficoltà e/o di cambiamento, condurre con strumenti peculiari delle Scienze Psicologiche (da non confondere con gli interventi psicoterapici) un accertamento psicodiagnostico e, qualora diagnosticasse un disturbo psichico, inviare il/la paziente allo specialista più adatto. Non può prescrivere farmaci, né intervenire con una psicoterapia.


2. Psicoterapeuta: deve aver conseguito la laurea in Psicologia o quella in Medicina, quindi aver superato un corso riconosciuto dallo Stato di specializzazione in psicoterapia di almeno quattro anni (ogni scuola di specializzazione parte da una base teorica differente e utilizza tecniche o combinazioni di tecniche che riflettono l'unicità di quella impostazione teorica; ciò rende ogni scuola diversa dalle altre. La psicoterapia può tanto essere un percorso a due che si sviluppa tra terapeuta e paziente, come una terapia di gruppo, ove persone con disturbi simili si trovano a discutere tra loro delle proprie esperienze insieme al terapeuta). Può intervenire su persone cui, oltre a un disagio transitorio, è stato rilevato un disturbo; a mezzo di test psicodiagnostici o colloquio clinico giungerà a una diagnosi, quindi imposterà una cura adeguata. La Psicoterapia ha come fine l'edificazione d'un percorso che poco alla volta condurrà all'individuazione di tutti quei processi di pensiero e relativi comportamenti disfunzionali che l'individuo manifesta; una volta individuati, con la piena collaborazione del/la paziente questi schemi di pensiero e queste idee possono essere modificati: lo psicoterapeuta non dà ordini e non svela misteri, ma indirizza la persona sulla strada della guarigione sostenendola nei vari tentativi di cambiamento mentre cerca di trovare dentro di sé le risorse per guarirsi; di conseguenza la scelta della psicoterapia più adatta dipende da ciò che il/la paziente vuole nel momento in cui sceglie d'usufruire di un aiuto esterno. Al di là delle differenze che vengono dalla scuola di specializzazione seguita dal professionista, mi è stato fatto notare che a rigor di logica gli psicoterapeuti (esclusi quelli che hanno conseguito entrambe le lauree di base) si dividono in:


a. Psicologo Psicoterapeuta, che non può prescrivere farmaci non avendo le competenze che si acquisiscono nel corso di laurea in Medicina.


b. Medico Psicoterapeuta, che non può fornir servizi psicologici non avendo le competenze che si acquisiscono nel corso di laurea in Psicologia.


3. Psicanalista: è un particolare tipo di psicoterapeuta che ha seguito una scuola di psicoanalisi. Dal lavoro di Sigmund Freud e dei suoi successori sono venute in essere molte "correnti" che si differenziano dal divergere solo in dettagli rispetto alla struttura teorica originaria mantenendo però intatta l'idea di base dalla quale derivano, ad altre che hanno invece apportato cambiamenti più radicali degli elementi chiave caratteristici della teoria analitica stessa.


Nella prossima uscita presenterò altre figure professionali di ambito esclusivamente medico.

Cordiali saluti.
Robino Mariano


© Robino Mariano



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