Visione olistica del drenaggio linfatico - 10 di 13 - Parliamo di... - Mariano Robino

Vai ai contenuti

Menu principale:

Visione olistica del drenaggio linfatico - 10 di 13

Pubblicato da Mariano Robino in Massoterapia olistica · 17/12/2009 15:19:43

Dopo aver parlato degli effetti benefici del drenaggio linfatico manuale, per onestà è giusto far presente anche le sue controindicazioni, che si dividono in assolute e relative.

Sono controindicazioni ASSOLUTE:

  • le infezioni acute; come ho già spiegato, gli organi parenchimali linfatici difendono l’organismo ed il linfonodo dolente e gonfio va considerato come una trincea ove le truppe dei due schieramenti si stanno combattendo senza esclusione di colpi; pertanto non va toccato né stimolato, sarebbe come spezzare la linea di difesa di quell’organismo permettendo al suo nemico, in questo caso l’infezione, di avanzare nelle retrovie diffondendosi senza difficoltà al linfonodo od alla stazione linfatica successiva.


  • I guastatori combattono per spezzare le linee di difesa nemiche e non certamente per indebolire quelle del proprio esercito; a questo ci pensano i traditori; e drenare in queste condizioni può essere considerato alla stregua di un tradimento nei confronti di chi si fida di noi.


  • Tubercolosi: è una malattia a decorso insidioso ed il bacillo di Koch, agente responsabile della tubercolosi umana, possiede un elevato linfotropismo, cosicché il lavoro di drenaggio è per lui un immenso aiuto per migrare e diffondersi nell’organismo aggravando la malattia; nuovamente drenare in queste condizioni può essere visto alla stregua di un tradimento.


  • Tumori maligni: in persone con neoformazioni in corso di accertamento diagnostico è buona norma astenersi dal praticare qualsiasi tipo di massaggio, fintantoché non viene formulata una diagnosi di certezza; dopodiché è il medico curante che deve esprimersi a favore o contro il trattamento, anche nel caso la diagnosi parli di tumefazione di tipo benigno senza possibilità di trasformazione maligna. Inoltre anche anni dopo l’intervento di asportazione di un tumore si drena solo di fronte ad una espressa richiesta scritta del medico curante della persona interessata.  Andare oltre la propria competenza è sempre cosa riprovevole ed a rendere peggiore il fatto è la fiducia che l’altro pone in noi.


  • Flebite, trombosi, tromboflebite e qualunque veto posto dai medici.


Sono invece controindicazioni RELATIVE, cioè casi in cui è bene chiedere preventivamente il parere al proprio medico:

  • insufficienza cardiaca, perché il cuore potrebbe non essere in grado di sopportare il sovraccarico di lavoro e smaltire l’aumentata quantità di liquido in arrivo; vi sono vari livelli di gravità, ma in certi casi un parere del medico fa sempre bene.


  • Insufficienza renale: escluse le situazioni di acuzie che rendono la controindicazione assoluta, negli altri casi è bene chiedere al medico che conoscendo il paziente saprà consigliarlo per il meglio.


  • Ipertiroidismo: è molto raro avere un soggetto in queste condizioni che richiede un linfodrenaggio, ma nel caso fosse il medico a consigliarglielo, ad esempio per risolvere un edema duro degli arti inferiori, allora sarà il linfodrenatore a dover avere una preparazione sufficiente per sapere quali sono le manovre da escludere per evitare di scatenare una crisi tireotossica; la regola è sempre la stessa: ci vuole buon senso, se sei capace lo fai, se non sei capace lo mandi da chi è capace, ma non ti improvvisi; altrimenti altri dovranno intervenire per rimediare al guaio che insensatamente hai causato.


  • Asma: il problema è di tipo metodologico, cioè è il linfodrenatore che deve essere preparato e sapere cosa deve e cosa non deve fare.


  • Vagotonia: è nuovamente compito del linfodrenatore essere preparato e consapevole dello stato della persona che ha davanti, non dimenticandosi che questi soggetti non compensano facilmente rapidi sbalzi pressori;  bisogna agire di conseguenza aiutandoli a compensare anche il momentaneo ipoafflusso cerebrale al momento di alzarsi dal lettino.


CASI PARTICOLARI  cui faccio solo un accenno senza approfondire sono:

  • la controindicazione al trattamento profondo dell’addome in caso di gravidanza accertata o presunta, nel corso di mestruazioni abbondanti o lunghe e dolorose, in presenza di stati infiammatori addominali, per sempre dopo interventi chirurgici sull’intestino (escluso quello per appendicite), prima del termine del primo ciclo mestruale dopo parto naturale od aborto spontaneo (comunque non si drena se la donna avverte ancora dolori), nei primi sei mesi dopo parto con taglio cesareo (se la donna avverte ancora dolori va prima interpellato il medico);


  • è controindicato il trattamento degli arti inferiori nei primi tre mesi dal termine del ciclo di iniezioni sclerosanti; inoltre se la persona sta sottoponendosi a trattamento di mesoterapia il drenaggio va effettuato nel rispetto dei tempi operativi del medico, onde non asportare il cocktail mesoterapico riducendo od addirittura vanificandone l’effetto.


Per correttezza va ricordato che il drenaggio va effettuato lontano dai pasti, e che se il paziente ha fatto sforzi intensi occorre attendere almeno un’ora per la regolare ripresa del fisico.

Sono ormai arrivato alla fine di questo articolo, ove anche solo l’accennare a quelli che in questa sede penso possano essere i punti di maggior interesse m’ha richiesto più spazio e tempo rispetto agli argomenti trattati precedentemente.

Nell’esposizione ho cercato, per quanto ho saputo, di far emergere come questo lavoro di drenaggio linfatico manuale possa a pieno titolo essere considerata una pratica olistica; più difficile è stato evidenziare come l’essenza che sta alla base di questo modo di lavorare rifletta il modo di operare a livello energetico; non so se ne sono stato capace, o se per alcuni la cosa è rimasta oscura. Penso, invece, d’esser riuscito a non lasciar dubbi sul fatto che chi lavora come me non si vuol sostituire a medici, psicologi, fisioterapisti, ecc., bensì unicamente cooperare ove possibile per il bene di tutti.

Con le prossime uscite terminerò quest’esposizione legando il tutto e presentando quello che penso possa essere un ulteriore motivo di speranza. Cordiali saluti a tutti.

Robino Mariano


© Robino Mariano



Torna ai contenuti | Torna al menu