Visione olistica del drenaggio linfatico - 5 di 13 - Parliamo di... - Mariano Robino

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Visione olistica del drenaggio linfatico - 5 di 13

Pubblicato da Mariano Robino in Massoterapia olistica · 26/10/2009 14:42:30

A conclusione di questa prima parte del discorso sulla visione olistica del drenaggio linfatico, è bene chiudere ricordando che tutte le organizzazioni linfatiche sono anche dispositivi specializzati atti ad identificare materiali estranei all’organismo e reagire nei confronti di questi a mezzo dell’attività fagocitaria o con i processi della proteinosintesi degli anticorpi.

Questo fa parte dell‘omeostasi interna: vanno mantenute le caratteristiche specifiche proprie di tessuti ed organi eliminando eventuali materiali estranei provenienti dall’ambiente esterno.

Vi è poi la funzione di controllo dell’attività biosintetica di organi e tessuti indispensabile per mantenere l’armonia funzionale interna dell’organismo; questo, però, può essere causa di problemi quando con i mezzi e le conoscenze a disposizione si cerca d’intervenire su questo organismo con determinati interventi chirurgici: una delle conseguenze più note di ciò è quella della risposta all’innesto omoplastico od eteroplastico, definita reazione di rigetto del trapianto.

Con quanto illustrato nelle precedenti uscite ed in queste poche righe, benché mi sia in realtà limitato a poche e scarne informazioni di carattere generale, spero d’essere riuscito a dare un’idea di quanto debba essere tenuto presente quando si utilizza il drenaggio linfatico col fine di contribuire alla risoluzione d’un problema, allo scopo di ripristinare una buona qualità della vita a chi s’è trovato nella condizione d’aver necessità di sottoporvisi.

Con quanto sin qui detto ho ancora una volta rafforzato il concetto di sussidiarietà degli interventi massoterapici, che possono contribuire a risolvere molti problemi, ma non possono sostituire determinati altri tipi di cura; lo stesso vale per gli interventi a livello energetico.

Dopo aver scritto vari articoli penso d’essere arrivato al punto d’aver dato piena spiegazione in senso olistico alla descrizione del massaggio che avevo presentato nell’articolo del 16/05/2009:

"Il massaggio è una trasmissione di energia,
è una sollecitazione del metabolismo,
è recupero fisico e psichico,
è trasmissione ed evoluzione di emozioni superficiali e profonde,
è sensazione di benessere,
è certezza di portare aiuto".


Allo stesso modo penso d’essere riuscito, toccando argomenti materiali che pertanto si prestano ad un’immediata comprensione, a rendere più chiaro il discorso sulla disarmonia quale causa di scompensi, fatto parlando dei trattamenti energetici, e quello sull’operatività (sia a livello di corpo fisico che a livello energetico) necessaria per ripristinare quell’armonia indispensabile per una buona qualità della vita sia a livello individuale che collettivo: un essere umano gravemente sofferente, ammesso che ci riesca, trova immensa difficoltà a contribuire al benessere collettivo, benché non manchino esempi di persone straordinarie; ma un essere umano che gode di una buona qualità della vita ed è stato aiutato a raggiungere la consapevolezza del significato di ciò, non c’è dubbio che s’impegnerà con tutte le sue energie e capacità per il benessere della collettività, cosciente che il suo prossimo, raggiunta la consapevolezza di questa verità, di riflesso gli accrescerà il livello di benessere.

Collegato a ciò nell’articolo del 22/06/2009  avevo raffrontato il concetto di "sapere di non sapere" con quello di "essere consapevoli di poter vedere e comprendere", considerando come ciò non influisse sul sentirsi intimamente religiosi od atei. Ora tutti sanno che "da che mondo è mondo" gli uomini s’interrogano sul significato della loro esistenza e di ciò che li circonda indipendentemente dalla cultura cui appartengono; non dovrebbe pertanto ingenerare perplessità se prendo un esempio da una religione orientale, ricordando che già il Buddha Sakyamuni disse:

"L’odio non scompare con l’odio;
l’odio scompare con l’Amore.
Questa è la LEGGE IMMUTABILE".


Anche volendo non riuscirei a far stare la rimanente parte del discorso all’interno di una singola uscita: c’è un limite al numero dei caratteri a disposizione ed è molto probabilmente una fortuna. Spero di non essere noioso con tutti questi "collegamenti", lo faccio anche perché penso sia meglio dare un motivo di riflessione in più, che non uno in meno: normalmente ad un maggior grado di consapevolezza raggiunto corrisponde un miglior stato di benessere ed è anche attraverso una calma e serena riflessione su argomenti anche diversissimi tra loro che si può "crescere" in consapevolezza.

Credendo di fare la cosa giusta, porgo i miei più cordiali saluti a tutti e vi do appuntamento alla prossima uscita.

Robino Mariano


© Robino Mariano



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