Bellezza, benessere, salute, gioia - 10 di 16 - Parliamo di... - Mariano Robino

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Bellezza, benessere, salute, gioia - 10 di 16

Pubblicato da Mariano Robino in Massoterapia olistica · 26/5/2011 16:05:26

Oltre alle pure cause fisiche, anche lo stress è tra le possibili cause scatenanti il mal di schiena, così come lo sono i continui stati di tensione che, pur non arrivando allo stress, tuttavia contribuiscono a rendere peggiore il problema.

È ora il caso di ricordare che, come ho imparato, per tutte le patologie umane e specialmente per i dolori alla colonna vertebrale, l’entità della sofferenza percepita dipende molto dallo stato d’animo con cui si affronta il dolore, tanto che i pazienti possono essere divisi in due gruppi:

  • quelli che subiscono il dolore, quindi si lasciano scoraggiare e pensano che sia possibile farlo passare affidandosi solo ai farmaci e riposandosi a lungo;


  • quelli che gestiscono il dolore non lasciandosi completamente scoraggiare neppure in quei giorni in cui la sofferenza si fa più acuta, sorretti dall’incrollabile speranza che anche un forte dolore passerà; quindi, compatibilmente con quanto il dolore permette, cercano di mantenere anche solo un minimo di attività fisica e se possono non smettono di lavorare.


Chi riesce a gestire il dolore soffre meno intensamente (anche perché ci pensa di meno) e per meno tempo (perché lo combatte attivamente); inoltre sul lungo periodo ha una qualità di vita migliore di chi subisce il dolore.
Chi subisce il dolore soffre molto (dovuto al fatto stesso di pensarci di continuo) e più a lungo (non combattendolo in modo attivo); inoltre rimane per più tempo a casa dal lavoro e questo contribuisce ad intristire e fiaccare le persone; per di più (affrontandolo solo indirettamente) rischia di avere più frequentemente ricadute, che rendono ancora più fosco il quadro.
Fatto salvo che quando una situazione, che non segue a cause traumatiche, non si risolve in tempi accettabili è lo stesso massoterapista ad inviare il paziente dal medico per i controlli del caso; va pure ricordato sia che i dolori vertebrali beneficiano del movimento, che rende anche più rapido il lavoro di riparazione dei tessuti, sia che l’immobilità porta all'indebolimento precoce dei muscoli. Da ciò si deduce che restare attivi, continuare per quanto possibile la vita normale, anche accettando di avere alcune limitazioni nelle attività quotidiane, non cercando quindi di strafare nel rispetto di quelle che sono le possibilità del proprio fisico, è un fatto importante, perchè permette di affrontare meglio il dolore sia a livello psicologico che fisico: "chi ben comincia è a metà dell’opera" recita un vecchio proverbio popolare che ben s’adatta a questi casi.
Naturalmente anche la Terapia Energetica ha alcune "idonee frecce nella sua faretra", pronte per essere scoccate quando il paziente lo necessita e lo richiede. Lo stress è di fatto una disarmonia; e l’azione dell’Energia di fatto tende a ripristinare l’armonia perduta, migliorarne il livello qualitativo, rendendo più forte il soggetto in quanto più consapevole anche del proprio valore: in questo modo se il paziente fa pienamente la sua parte è anche possibile che smetta di subire il dolore e, cosciente di quanto è nelle sue possibilità, passi a gestire attivamente non solo quella, ma tutte le situazioni di disagio; nel presente, ma soprattutto nel futuro. Questa è una delle cose che maggiormente migliora la qualità della vita: raramente si può mutare il corso degli avvenimenti; ma sempre si può cambiare il modo con cui li si affronta; e così facendo spesso da perdenti si diventa vincenti.
Per quanto riguarda gli effetti dell’azione combinata Massoterapia – Terapia Energetica, ho trovato alcune valide motivazioni a sostegno e spiegazione di quanto vedo che è possibile (da ricordare che non faccio miracoli; inoltre, anche se intervengo su corpi aurici, sottili ed a livello harico con azioni volontarie in risposta a mie precise sensazioni su quanto è bene per il/la paziente, tuttavia l’Energia che partecipa al trattamento lavora anche al di là delle mie personali possibilità di intervento, nel rispetto assoluto delle Leggi dell’UNITA’) ottenere anche in quanto sostenuto sia dal dottor Thorwald Dethlefsen, psicologo e psicoterapeuta, che a Monaco di Baviera dirige l’Istituto privato di psicologia straordinaria da lui stesso fondato, sia dal dottor Rüdiger Dahlke, medico specializzato in terapie naturali e psicoterapia, che a Johanniskirchen dirige un centro di medicina naturale da lui fondato: l’essere umano è infatti molto di più del corpo che indossa.
Oltre alla lombalgia, vi è un altro disturbo alquanto comune che interessa la colonna vertebrale: la cervicalgia, o dolore al collo, che, anche se da non pochi fastidiosi problemi, fortunatamente nella maggior parte dei casi non ha all’origine cause gravi a carico delle strutture meccaniche del collo; basta infatti uno sforzo non adeguato alle proprie possibilità, che può aver luogo sia in modo brusco ed istantaneo, così come con un’azione avente durata prolungata nel tempo, per provocare una lesione seppur minima a queste strutture.
L’ossatura del collo è formata da sette vertebre ben più esili di quelle lombari; particolari le due in cima, Atlante ed Epistrofeo, che hanno la funzione di permettere un’estrema mobilità del capo in tutte le direzioni (basta anche semplicemente far caso a quanto è possibile vedere senza spostare il resto del corpo, ma unicamente muovendo la testa); sono intervallate da dischi intervertebrali ed avvolte da forti legamenti che le tengono insieme permettendo e contrastando vari movimenti, a loro volta resi possibili e controllati dal lavoro di un apparato muscolare che sostiene e muove in modo coordinato ed armonico la colonna e la testa ed interviene pure in certi movimenti delle spalle e delle braccia.
Normalmente il dolore interessa il collo, ma può anche estendersi: partendo dal collo si irradia alle spalle ed in alcuni casi può coinvolgere le braccia, rendendo conseguentemente difficile fare quanto normalmente è cosa semplice.
Per non farla troppo lunga mi fermo qui e proseguirò con la prossima uscita.

Cordiali saluti.
Robino Mariano


© Robino Mariano



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