Trattamenti convenzionali, non convenzionali, collaterali, alternativi, complementari - 19 di 20 - Parliamo di... - Mariano Robino

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Trattamenti convenzionali, non convenzionali, collaterali, alternativi, complementari - 19 di 20

Pubblicato da Mariano Robino in Massaggio · 1/11/2012 10:05:20

Per chiudere la riflessione voglio ora evidenziare come il concetto di "salute" possa inglobare in sé la capacità di rispondere tempestivamente ed in modo adeguato (conservando l’omeostasi energo-psico-somatica) ai necessari cambiamenti richiesti dal momento che si sta vivendo e dall’ambiente in cui si sta vivendo; così come quello di "malattia" possa comprendere in sé anche l’effetto d’un errore d’adeguamento e/o d’adattamento.

Col termine "Medicina" si indica la scienza che si occupa delle malattie, della loro cura come della loro prevenzione; mi par pertanto logico che come ne fa parte tutto ciò che può alleviare o curare un male fisico, ne faccia parte anche quanto serve a curare una sofferenza morale, una situazione difficile, ecc., . . . perché allora non dovrebbero rientrarvi anche i trattamenti energetici?!!

Nella precedente uscita ho fatto presente come proprio le scoperte neuroscientifiche abbiano posto in luce l’esistenza non solo di un fisico, ma di un’unità psico-somatica. Mia speranza è che in un prossimo futuro si possa giungere da parte di tutti ad accettare che l’essere umano è più di un’unità psicosomatica; che come le Medicine non Convenzionali Orientali insegnano esiste anche una realtà energetica fuori dalla portata dei cinque sensi e pure della "mente" di cui quotidianamente facciamo esperienza, ma non per questo non potentemente influente su di noi: unità energo-psico-somatiche che come cellule facciamo parte di unità superiori ed al nostro interno conteniamo unità inferiori, il tutto in ininterrotto collegamento.

Benché sia conscio che gli articoli che presento sul sito, indipendentemente dall’impegno e dal tempo necessari per scriverli, sono letti da un numero esiguo di persone (né altro potrei chiedere, visto che sono un perfetto sconosciuto ai più), tuttavia ritengo valga la pena continuare (nonostante il costo anche economico) e che questo lavoro si possa paragonare a quello del seminatore: semina senza certezza alcuna che le condizioni metereologiche fino al raccolto siano buone e senza alcuna garanzia d’esserci ancora per il raccolto, giacché "nostra sorella morte prima" può giungere in qualsiasi momento . . . basta attraversare la strada nel momento in cui passa qualcuno "eccessivamente distratto" per trovarci inaspettatamente "imbarcati" e fare un particolare viaggio. Eppure semina: utilizza serenamente la sua vita con responsabilità verso se stesso e verso gli altri, senza sentirsi al centro dell’attenzione od il padrone del mondo. Così mi fa piacere sperare possa essere il mio operato, anche se saranno altri a raccogliere, coerentemente con quanto dico e faccio per il massimo bene di tutti oltre che, naturalmente, di chi si sottopone alle Terapie che offro. Senza presunzione alcuna mi fa piacere pensare che da questo lavoro possa germogliare qualcosa di utile, come il "granello di senape" della parabola (Matteo 13, 31 – 32) "E’ il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto . . . gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami.": l’UNITA’ da cui proviene ed a cui torna l’Energia di cui parlo farà si che il mio agire e questi articoli a loro tempo diano quanto serve per il bene di tutti . . . è anche una questione di fiducia in se stessi, nell’esistente e . . .

Ho evidenziato due atteggiamenti contrapposti nei confronti della scienza e la speranza che s’arrivi a dare il giusto spazio a quanto non può rientrare in un discorso scientifico-materialista, benché sia indispensabile per il Ben-Essere dell’Umanità. A seguire ho ricordato come il periodo tra la fine del Medioevo ed oggi ha visto la parabola ascendente di questa "Rivoluzione Esistenziale" nel modo di porsi di fronte alla Vita ed in quello di ricercare quanto serve per stare bene, ma anche l’inizio della sua fase discendente, causata dall’aver esagerato nell’andare solo in quella direzione (come recita un vecchio detto cinese "l’uomo che si ostina ad avanzare sempre verso Occidente, alla fine si ritroverà in Oriente") ed aver volutamente "chiuso gli occhi" di fronte a tutto il resto: qualcosa inesorabilmente sta obbligando ad una "svolta".

Da ultimo un apprezzamento ed un incoraggiamento a tutti coloro che alla scienza umilmente si dedicano con abnegazione, costanza e fiducia: sulle loro spalle grava una grande responsabilità verso la società e l’intero genere umano:

  • sostenuti dalla loro vocazione e dall’esperienza professionale, giacché la scienza non dovrebbe giudicare i sistemi di valori etici e/o religiosi,


  • tenendo conto che la strada seguita in questi ultimi secoli ha portato le moderne società ad essere economicamente e psicologicamente dipendenti dalle scoperte scientifiche;


  • considerato come proprio dal modo con cui il tutto è stato affrontato nel corso del tempo s’è giunti a privare l’Umanità  d’una indiscutibilmente solida base su cui far poggiare un sistema di valori cui  affidarsi e sostenersi per vivere sereni e superare fasi di scoramento, ansia, sfiducia, disperazione, ecc., così come invece avevano sempre garantito ad esempio i sistemi fideistici, sia quelli primitivi che quelli che erano giunti ad un’alta evoluzione, che per migliaia di anni hanno fornito fondamento al (indispensabile) codice morale che dava solidità alla struttura sociale su cui si reggevano le comunità;


  • stante che il cambiamento indotto da tali fatti è la causa principale del profondo sentimento di frustrazione come pure dell’alienazione presenti oggi soprattutto nei più deboli e nei giovani;


  • preso in considerazione come proprio quella ricerca della conoscenza oggettiva, caparbiamente inseguita, basata sul postulato che l’esistente sia oggettivo, non soggetto a principi "finalistici-trascendentali", quindi si possa giungere a quella conoscenza, ha portato a non farsi scrupoli nel voler togliere ogni credibilità ai fondamenti di tali sistemi di valori e pertanto anche alla perdita della forza di coesione e del potere di conforto che in questi valori si potevano trovare, senza tuttavia poter fornire qualcosa di equivalente;


  • preso atto che gli stessi risultati della ricerca scientifica portano ad accettare l’impossibilità d’avere una conoscenza oggettiva pura, e che diversi studi rilevano come questa tensione verso un’oggettività materialista tanti problemi porta a quest’umanità privata d’una certezza cui tendere;


ecco che proprio prendere in considerazione non l’idea di rinnegare questo passato che ha portato anche ad utili scoperte e maggior benessere materiale, bensì quella di rivedere come in un Vitale e Sapiente Umanesimo il "bene" di cui l’umanità godeva quando quei sistemi di valori avevano tutta la loro dignità e forza, ed i problemi causati dai cambiamenti nel periodo seguente fino ad oggi, "prendere il coraggio a due mani" e raccogliere tutto il bene che era prima a disposizione e quello che poi è venuto, gettare gli errori riconosciuti e per il bene di tutti dare inizio ad un nuovo paradigma storico più umano e meno materialista, non è un’impresa impossibile a chi dedica la propria vita alla scienza.

Chi veramente ama la scienza desidera raggiungere la Sapienza; e la Sapienza tutto Comprende.

Cordiali saluti.
Robino Mariano


© Robino Mariano



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