Trattamenti convenzionali, non convenzionali, collaterali, alternativi, complementari - 2 di 20 - Parliamo di... - Mariano Robino

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Trattamenti convenzionali, non convenzionali, collaterali, alternativi, complementari - 2 di 20

Pubblicato da Mariano Robino in Massaggio · 10/11/2011 14:05:33

Riprendendo, voglio ricordare che tutto questo lavoro di ricerca e sistematico controllo è possibile giacché si lavora su gruppi che possono essere considerati omogenei; ma come fare se si comincia dall’assioma che gli esseri umani sono diversi l’uno dall’altro e che non si può avere una situazione identica all’altra, e di conseguenza diverse saranno le reazioni che vanno viste al di là di un contesto semplicemente corpo-mente? Questa superframmentazione mette in crisi il metodo scientifico che ha bisogno di poter lavorare su statistiche, applicare scale di misurazione valide su grandi gruppi, ecc.; ecco perché ho ricordato il necessario uso del "buon senso" che sotto un certo punto di vista è lo "stato adolescenziale della Saggezza"; chiaramente un ulteriore passo in avanti deve farlo chi decide di dedicarsi a questo tipo di medicine "diverse": con tutto se stesso/a dovrà tendere alla saggezza nella sua forma "matura", cosa che richiede una statura morale elevata.

È il caso di fornire alcune distinzioni che ritengo utili per non far confusione:

  • Medicina alternativa è un termine utilizzato per indicare come certe pratiche siano fondate su principi diversi da quelli della Medicina Scientifica;


  • Medicina complementare indica che ci si trova di fronte a terapie associabili ad altri interventi comunemente ritenuti principali: già oggi ad esempio l’agopuntura viene utilizzata a fianco di interventi medici convenzionali;


  • Medicina non convenzionale indica tutte quelle discipline che ancora non hanno definitiva regolamentazione giuridica; in alcuni casi vengono indicate anche col termine naturali.


  • Medicina tradizionale è un termine utilizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per indicare l’insieme di conoscenze e pratiche basate su credenze popolari ed esperienze che appartengono a diverse culture, indipendentemente dalla spiegazione scientifica;


  • Medicina integrata indica il risultato dell’umile, coscienzioso e costante impegno di uomini e donne di "buona volontà" che non hanno timore d’affrontare ciò che non conoscono e nel caso anche collaborare con seri terapeuti non medici (chi preferisce può chiamarli guaritori o come altrimenti vuole, ma assolutamente mai ciarlatani, impostori, abusivi, ecc.; alcuni "percorsi" di formazione richiedono parecchi anni di impegno e dedizione, uniti al coraggio di accettare le "sconfitte" sapendo poi sempre umilmente rialzarsi e fiduciosamente riprendere il "cammino" intrapreso per il bene proprio e degli altri, ma non fanno parte dei corsi di studi offerti dalle nostre Università), al fine di rendere possibile l’integrazione di svariate forme e strumenti di terapia, onde sempre più migliorare la qualità della vita di quanti/e soffrono.


Questi trattamenti che sono fuori dal "convenzionale" possono poi essere a loro volta suddivisi in gruppi aventi una certa "omogeneità" al loro interno; presento ora quella che ritengo possa esser considerata una classificazione accettabile, anche se, considerata la vastità del campo preso in esame, non ha presunzione alcuna d’essere completa:

- I -


"MEDICINE della MENTE", tra cui inserisco quelle "ENERGETICHE": si basano sulla convinzione che le inferenze dalla mente siano in grado di controllare profondamente le risposte sia del corpo che della psiche. Ecco perché vi unisco quelle Energetiche basate su teorie trascendentali secondo cui il corpo fisico non sarebbe altro che la parte più "pesante e densa" dei vari "corpi" che compongono l’individuo nella sua interezza, cosicché agendo sui vari corpi e campi energetici il paziente (naturalmente anche col suo impegno) può giungere gradatamente ad aver consapevolezza delle cause che stanno dietro ai "mal-esseri", così da poterle affrontare e superare, giungendo così al ben-essere.

Nota Bene: la scienza che gli esseri umani conoscono è un ottimo strumento per indagare, ma può operare unicamente nell’Immanente! Senza voler "salire in cattedra", ma solo per essere obiettivo devo aggiungere che, quando si passa al Trascendente la scienza si trova priva di strumenti utili a svolgere anche la più piccola ricerca: ogni lavoro necessita dei giusti strumenti.

  • Biofeedback: usando particolari macchine il paziente dovrebbe imparare a regolare funzioni corporee normalmente involontarie come frequenza cardiaca o pressione arteriosa. Mi sembra giusto ricordare, visto che volutamente lavoro senza l’utilizzo di attrezzi, che con tecniche tipo il training autogeno di J. H. Schultz è possibile giungere senza l’ausilio di macchine (l’essere umano è molto più d’una macchina, per sofisticata e completa possa essere; nessuna macchina si possa progettare e costruire potrà mai dare ad un umano "sostegno, calore e comprensione" umanamente rilevanti, né portarlo a traguardi d’importanza essenziale per la sua umanità. Ecco che arrivare allo stesso obiettivo a mezzo delle sole proprie forze è una possibilità di crescita personale che va sfruttata) ad un’autodistensione da concentrazione psichica che consente di modificare situazioni psichiche e somatiche, ottenendo spontanee modificazioni del tono muscolare, della funzionalità vascolare, dell’attività cardiaca e polmonare, dell’equilibrio neurovegetativo e dello stato di coscienza.


  • Ipnosi: lo psichiatra statunitense M. H. Erickson affermò che la mente inconscia è creativa, generatrice di soluzioni ed ha come obiettivo il bene della persona; il terapeuta può suggerire delle piste di soluzione all'inconscio aggirando le resistenze e la rimozione che la coscienza opporrebbe al cambiamento, essendo l’ipnosi manifestazione plastica dell'immaginazione creativa adeguatamente orientata dall’operatore preparato che induce uno stato di rilassamento profondo e/o di attenzione inconscia focalizzata su alcune suggestioni o idee, in modo da portar beneficio al paziente relativamente al suo atteggiamento psicologico; l’eventuale processo terapeutico dipende quindi interamente da una riorganizzazione interna che solo il paziente medesimo (personale impegno) può portare a termine in un ambiente favorevole.


  • Yoga: è un metodo di ginnastica che tiene conto delle interazioni mente↔corpo e lavora anche a livello energetico, è basato sulla combinazione di tutti i movimenti necessari alla salute fisica con la respirazione e le tecniche di meditazione che danno pace alla mente; le varie posizioni portano rilassamento e contemporaneamente aumentano l’energia vitale a disposizione. Si basa su un’antica profonda comprensione della natura umana e di quanto gli esseri umani necessitano per vivere in armonia con se stessi e con quanto li circonda: il corpo è un veicolo guidato dalla mente e l’anima è la vera identità dell’essere; azioni, emozioni ed intelligenza sono le tre forze che muovono il veicolo e vanno mantenute in equilibrio.


  • Terapie con tecniche artistiche: il paziente può essere stimolato ad esempio a dipingere, suonare, danzare e nel contempo esternare rabbia, paura, ecc., il tutto per aiutarlo ad alleggerire il "pesante fardello" che induce mal-essere e tornare alla situazione di ben-essere.


Esaurito lo spazio a disposizione porgo cordiali saluti.
Robino Mariano


© Robino Mariano



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