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Non voglio addentrarmi nel campo della Sociologia della Religione; chi per curiosità o interesse vorrà, moltissimo troverà a tal riguardo scritto e commentato. Le mie osservazioni hanno lo scopo di evidenziare sia perché ci son tanti dubbi, diffidenza, a volte anche ostilità nei confronti della Terapia Energetica e come tutto ciò sia da una parte un enorme aiuto dato a chi sfruttando l'ingenua creduloneria d'alcuni "vende fumo", mentre contemporaneamente dall'altra arrechi un enorme danno a chi operando coscienziosamente e con animo retto davvero porta a guarigione con metodi non ancor (perché ciò accada occorre si prenda coscienza che siamo noi a dover rendere conto alla Vita e non viceversa) legalmente riconosciuti; sia come in effetti è invece un tipo di cura valida anche se diversa dalle altre cui normalmente si ricorre, utilizzabile pure in concomitanza con queste senza pericolo alcuno di interferenza negativa a livello di risanamento del/la paziente.
L'Aspetto Religioso della Vita di cui parlo è "legato a doppio filo" al particolarissimo approccio terapeutico proposto, che considera e tratta l'essere vivente sia a ogni singolo livello d'esistenza che nella sua totalità; non è razionalmente indagabile, ma è possibile averne percezione passando dalla riflessione allo stato meditativo, come pure in preghiera . . .; parte dall'Origine della Vita e tutto attraversando colà ritorna; permette a chi (umilmente = riconoscendo d'essere in cammino attraverso "territori insidiosi" verso la meta; non certo ritenendosi già arrivato = superbia) l'accetta d'averne consapevolezza rendendo in tal modo l'individuo che effettivamente lo vuole cosciente di questo percorso, quindi anche d'altri aspetti dell'Esistenza che superano questa limitata realtà . . . ma non è possibile passare ad altri questa esperienza, solo indicar loro la via per averla a loro volta: il premio va sempre personalmente meritato.
Quest'articolo, così lungo per affrontare aspetti diversi legati a crisi d'identità/esistenziale e ai mezzi a disposizione per fronteggiarle e uscirne traendone vantaggio, m'ha obbligato a presentar quesiti e fare affermazioni tendenti a spronare chi ritiene insufficiente una vita basata sui "così si dice -
Parlare di Verità suscita negli interlocutori sentimenti contrastanti, che vanno da reazioni di difesa ad atteggiamenti di scetticismo, da commiserazione a diffidenza, ecc.; tuttavia, di fronte ai problemi e danni partoriti dalla crisi in cui al momento gran parte dell'Umanità si dibatte, per un terapeuta e insegnante di Terapia Energetica è un obbligo morale affrontare l'argomento, ben sapendo che ciò potrà suscitare reazioni non benevole e mai dimenticando che non sono un "profeta", quindi ciò che sostengo è semplicemente il mio parere in base a ciò di cui ho consapevolezza.
È vero che un corpo è in movimento tanto se sta rotolando passivamente giù da una montagna, come se sta attivamente arrampicandosi verso la cima o ritornando verso valle; ma c'è una grande differenza: nel primo caso è impotente e subisce ferite magari anche mortali, mentre nel secondo caso ne guadagna in soddisfazione ben-
L'attuale è il momento della complessità ove aumentano vincoli e connessioni, ma al tempo stesso diventa assai difficile trovare il modo di controllare tutto ciò; della frammentarietà a dispetto della globalizzazione, in quanto possiamo essere in contatto con moltissime persone/gruppi nel mondo, ma non potendo a causa dell'eccesso "amalgamare" il tutto si perde in unitarietà; della "liquidità", dove poche son le cose che permangono rispetto a quelle che cambiano, il che rende estremamente difficile trovare punti di riferimento solidi; dell'incomunicabilità, benché sembri un paradosso in quest'epoca di comunicazione di massa ove gli strumenti a disposizione fanno superare i limiti spazio-
Cordiali saluti.
Robino Mariano
© Robino Mariano