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Per finire il discorso interrotto, con una succinta classificazione presento un veloce elenco di casi in cui si può considerare possibile la presenza di fattori psicologici nei sintomi e nelle malattie:
disturbi dell’alimentazione come anoressia e bulimia alla quale segue l’obesità;
malattie e sintomi del sistema gastrointestinali quali ulcera gastro-
malattie e sintomi del sistema respiratorio quali asma bronchiale, singhiozzo, dispnea, sindrome iperventilatoria, ecc.;
malattie e sintomi del sistema cutaneo, come edema pudico, psoriasi, sudorazione eccessiva, dermatite atopica, ecc.;
malattie e sintomi del sistema cardiovascolare quali aritmie, crisi di tachicardia, ipertensione arteriosa essenziale, ecc.;
malattie e sintomi del sistema muscolo scheletrico come mialgie, dolori ai tratti lombo-
malattie e sintomi del sistema endocrino quali iper od ipotiroidismo, ipoglicemia, ipopituarismo, ecc.;
malattie e sintomi del sistema genitourinario come impotenza, enuresi, dolori mestruali, ecc.;
cefalee muscolo tensive ed emicranie.
Naturalmente sarà sempre compito del medico l’accurata diagnosi atta a chiarire le cause delle malattie onde approntare una giusta terapia e dello psicologo e/o psichiatra l’indagine relativa ai sintomi della "sfera" che sta al di la del corpo fisico; al terapeuta energetico potrebbe essere affidato il compito di aiutare il paziente a "mettere ordine" nei vari suoi livelli, fornendogli quella "disponibilità energetica allargata" di cui ho parlato; inoltre tener presente quanto dichiara di percepire trattando energeticamente il paziente potrebbe rivelarsi materiale utile anche agli altri professionisti sanitari per ampliare la base d’indagine.
Come ho già evidenziato, quando i livelli energetici superiori non vengono ascoltati scaricano il disagio sempre più in basso, ma non sempre l’individuo riesce a capire il significato del messaggio; oltretutto, ci sono persone totalmente o parzialmente incapaci di accedere al loro mondo emotivo e per questo non riescono a percepire coscientemente la rabbia, la frustrazione, lo stress che vivono ad esempio per una difficile situazione familiare e/o condizione lavorativa.
Per questi ultimi, che inconsciamente comunque soffrono come gli altri (se non di più visto che con ogni probabilità a livello inconscio sono impotentemente e dolorosamente consapevoli di questo loro grave handicap: è questa una mia sensazione), si aggiunge il problema di trovarsi nella realtà conscia a rifiutare di riconoscere e nei casi più gravi di non riuscir neppure ad immaginare che quelle sono le cause scatenanti ad esempio di quell’ulcera che cercano di curare: sfugge alla loro coscienza quella gran parte di se stessi di cui molti altri sono fortunatamente consapevoli; ciò aumenta la loro "vulnerabilità" con spiacevoli conseguenze.
Qui non si tratta di essere in possesso della mitica pietra filosofale che cambia il vil piombo in oro, il terapeuta energetico non fa miracoli, ma, come ho più volte spiegato, il "lavoro energetico" tende a riportar l’armonia = guarigione tra i vari livelli di cui ognuno è composto.
Anche in molti dei casi suesposti penso che, aiutando il paziente a percepire qualcosa che neppure pensava esistesse e guidandolo (come nell’esempio di Dante guidato da Virgilio e Beatrice) in questo cammino che io definisco di "ri-
Non è il caso, per ora, di andare oltre; penso infatti d’aver chiarito come questi trattamenti possano essere visti anche, a seconda dei casi, come un antidoto che salva dall’avvelenamento della vita prodotto sia da "situazioni tossiche" di cui qualcuno può essersi "distrattamente cibato", sia dal "morso" di "eventi strazianti" in cui ci si può essere casualmente imbattuti, o come un catalizzatore che permette salvifiche reazioni altrimenti impossibili nella realtà umana cui siamo abituati.
Come ho cercato di spiegare, questo mio è un "lavoro" molto diverso dagli altri e, proprio per il fatto che occupa un posto a se non interferendo con altrui professionalità, ritengo fondata sia la speranza che possa essere preso in seria considerazione dai sanitari, sia che un sempre maggior numero di persone possa prenderlo seriamente in considerazione quale possibile metodo di cura ed usufruirne al bisogno.
Con la prossima uscita concluderò questa chiacchierata, che spero abbia ottenuto lo scopo di far chiarezza su cosa intendo per terapia e terapeuta energetico.
Certo questa in cui viviamo è una realtà polare ove sono contemporaneamente sempre presenti i due aspetti, ad esempio santi e criminali, pertanto vi sono ovunque persone oneste ed altre disoneste a volte assai difficilmente individuabili; ma non per questo si smette di vivere, affrontare gli eventi, reagire alle avversità e sperare: abbandonarsi alla disperazione porta solo all’annientamento; non mi permetto di giudicare nessuno, ma se coraggiosamente e con costanza (è molto più facile e meno faticoso seguire la massa e le mode "scollegando" la propria capacità di discernimento, come una stampante dal computer) si impara giorno dopo giorno a fare un po’ di silenzio in se stessi, allora si può sentire ciò che dal più intimo di noi esce sempre più chiaramente . . . e la consolazione può rivelarsi superiore ad ogni aspettativa.
Ne avevo già fatto alcuni accenni:
nell’uscita del 18/01/2010 quando riportai: " . . . Oh uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei";
ed ancor prima in modo più chiaro nell’uscita del 05/11/2009 quando ricordai: "il maestro interiore sa distinguere i frutti velenosi da quelli buoni, ma se non facciamo silenzio dentro di noi . . .";
e poi in quella del 07/01/2010 quando evidenziai: ". . . lo Spirito parla sottovoce e se non farai silenzio dentro di te . . .".
Attenzione quindi all’inganno della realtà polare: il terapeuta energetico non è chi HA semplicemente superato una serie di esami obbligatori, poi quello di stato, ottenendo il diritto (AVERE) d’essere iscritto in uno specifico albo . . . cose degne del massimo rispetto e professionalmente necessarie, ma energeticamente non bastano; qui soprattutto conta ESSERE e CONTINUARE AD ESSERE giorno dopo giorno nonostante le prove della vita.
Cordiali saluti a tutti.
Robino Mariano
© Robino Mariano