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Medicina Tradizionale Cinese: nasce oltre cinquemila anni fa; dalla filosofia taoista cinese ha incamerato il concetto secondo cui l’intero cosmo è espressione di un principio fondamentale chiamato TAO, origine, motore e fine di tutto ciò che esiste, onnipresente, ma al tempo stesso impercettibile ed indefinibile; ogni essere vivente è un’emanazione del Tao che si manifesta col Qi (Energia) ed alimenta ogni forma di vita, rappresenta la vibrazione vitale dell’Universo e scorre incessantemente ovunque; e si esprime attraverso due forze primordiali: Yin e Yang, opposti, ma complementari; inoltre l’Universo è anche costituito da cinque elementi primordiali: legno, fuoco, suolo, metallo, acqua, forze dinamiche impegnate in una trasformazione ciclica, che si trovano coinvolti in una reciproca relazione di generazione e distruzione, dove ogni elemento viene generato dal precedente ed a sua volta da origine al successivo. L’Energia vitale (Qi) scorre nel corpo attraverso un sistema di meridiani: per godere di buona salute occorre che yin e yang siano in equilibrio e che il Qi scorra in armonia ovunque; disarmonia e disequilibrio determinano la malattia. Ogni individuo è considerato diverso dagli altri e va curato in quest’ottica, ben spiegata dalle parole di Zhuangzi (detto anche Chuang-
Dopo questa breve presentazione d’un così vasto e profondo insieme di sistemi curativi, che penso sia da considerarsi un grande patrimonio da non sciupare ed a cui avvicinarsi, anche perché forse è proprio nel passato che l’Umanità non si ricorda d’aver lasciato ciò che "affannosamente" oggi cerca senza trovarlo, vengo ad una riflessione sul perché è oggi in atto un fermento così diffuso a riguardo di Medicina e possibili cure, partendo da un’affermazione del britannico Clinton Richard Dawkins, biologo, etologo, noto per la sua visione dell’evoluzione basata sulla discussa idea dell’"egoismo del gene" e che essendo ateo non cerca fuori dall’immanente: "Non esiste la Medicina Alternativa! Esiste solo una Medicina che funziona ed una che non funziona". Anche la Cochrane Collaboration, iniziativa internazionale no-
Ad oggi la linea di pensiero prevalente sostiene che solo i medici, poiché legalmente addetti alla salute (e sia ben chiaro che in queste mie parole non v’è assolutamente nulla contro i medici che, seguito un impegnativo corso di studi, cui sovente s’aggiunge la specializzazione, competentemente fanno il loro lavoro), con cognizione di causa possono utilizzare rimedi di medicine diverse da quelle convenzionali; questo per dare ai pazienti una garanzia di serietà e non lasciarli alla mercè di personaggi che s’improvvisano "guaritori". Fermo restando la necessità di proteggere le persone da quanti potrebbero arrecar loro danno, che dire però di coloro che non s’improvvisano, seriamente si formano nel corso di anni, senza tuttavia conseguire la Laurea in Medicina & Chirurgia? Ad esempio, in Terapia Energetica non si prescrivono farmaci, non sono previsti interventi "invasivi" (fisicamente), si lavora congiuntamente a quanto esiste impegnandosi nella propria totalità sulla totalità di chi chiede che di lei/lui ci si prenda cura; quando serve, il contatto fisico con le mani del terapeuta avviene sempre in modo moralmente ineccepibile; chiedo allora: "che problema può mai esserci nel permettere trattamenti di questo tipo, eseguiti da professionisti competenti, magari anche all’interno di pubbliche strutture sanitarie?". Naturalmente il percorso di formazione del terapeuta energetico non è quello del medico, ma è altresì vero che nessun uomo/donna può apprendere l’intero scibile umano, quindi è logico che ci siano professionisti di diversa formazione per eseguire lavori tra loro diversi: tutti tendenti a portare alla guarigione, seguono "vie" diverse . . . lavorando insieme, però, ci si potrebbe reciprocamente aiutare; con vantaggio soprattutto di chi soffre.
La riflessione continua sulla prossima uscita.
Cordiali saluti.
Robino Mariano
© Robino Mariano