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Terapia energetica e crisi di coppia - 1 di 14

Pubblicato da Mariano Robino in Trattamenti energetici · 10/1/2013 10:58:18

Spiegate a grandi linee in questi tre anni le possibilità d’intervento a livello energetico, per meglio far capire come quest’azione lavori al contrario di quanto convenzionalmente fanno altri terapeuti, inserisco una domanda inusuale, molto più vicina a una spiritualità orientale che non alla nostra: "C’È SEMPRE UNA VITA PRIMA DELLA MORTE?" . . . non sto prendendo in giro nessuno, ma, considerato l’argomento, voglio far riflettere sul senso di ogni singola vita per chiarire che non è possibile occuparsi del vivere se non si son fatti prima i conti con l’AMORE!

Salvo quei casi basati su particolari interessi, normalmente i rapporti iniziano tra due persone che provano attrazione reciproca e poco alla volta seriamente uniscono le proprie forze per compensarsi, sostenersi e lealmente insieme affrontare il futuro unendo pure le proprie vite.

È questa che propongo un’operazione diversa da quella degli psicologi, in quanto si basa su un intervento al di fuori della portata dei cinque sensi, che inizia dai livelli superiori, gradualmente e dolcemente scende sino ai livelli mentale, emozionale e fisico; le chiavi di lettura come i mezzi offerti sono quindi di tipo diverso.

È opinione comune che una coppia può durare se tra i due v’è una buona integrazione tra progetti, passioni, coinvolgimento e intimità; quindi le relazioni di coppia possono essere viste come un percorso ove s’incontreranno momenti positivi come pure ostacoli e periodi di crisi che mettono alla prova la solidità del rapporto: nonostante il dolore, l’incertezza e le paure che accompagnano questi ultimi, in fin dei conti possono essere delle opportunità per far evolvere positivamente il rapporto; ma anche nel caso lo portassero a finire (riflettendo su quanto il partner ci ha dato nel periodo di convivenza, anche se fisicamente lontano continua ad aiutarci a evolvere) ci aiutano a renderci consapevoli di ciò che in noi non va, mettendoci così in condizione di migliorarci e vivere meglio, contribuendo quindi a migliorare la qualità della vita di chi ci sta intorno.

Alla base delle crisi nei rapporti di coppia, spesso c’è l’esigenza di cambiare degli aspetti che non soddisfano più i bisogni individuali o di coppia, od anche l’impossibilità d’uno solo dei due a sopportare oltre una situazione accettata sovente nel periodo iniziale dell’innamoramento, quando si tende a vedere nell’altro/a gli aspetti positivi e si idealizza il rapporto, quindi senza essere cosciente di quanto sarebbe stato duro reggerne il peso; come pure la sconcertante scoperta da parte di uno o di entrambi i componenti della coppia d’essersi sbagliati e non essere veramente innamorati, e che la scelta del partner è stata condizionata dai propri vissuti rispetto alla famiglia di origine. Altre cause possono essere il tradimento, la fine del coinvolgimento sentimentale da parte di uno o entrambi, la scarsa o difficile intimità con l’altro/a, un problema sessuale, la difficoltà di comunicare, il venire in essere di costante acredine o noia, come pure il sentirsi soli anche se si sta in coppia, o l’eccessivo legame con la famiglia d’origine, cosicché quest’ultima giunge, nonostante le migliori intenzioni d’aiutare i due, a un’eccessiva intromissione nel rapporto di coppia. Ci son poi i problemi materiali che accendono o inaspriscono i dissidi; l’incapacità di far fronte ad eventi inattesi, ecc.

Nella vita di coppia s’arriva a disillusione e delusione nello scoprire un po’ per volta che l’altro/a ha difetti che non avevamo colto e che il rapporto non può essere come nel proprio intimo ciascuno dei singoli l’aveva immaginato. Ecco quindi perché il tempo passato insieme non è una garanzia assoluta e le crisi possono arrivare sempre, sia per cause interne che esterne alla coppia; il loro esito dipende dalla capacità e possibilità (mai dimenticarsi che ogni essere è unico e non può essere fatto diventare un altro) di affrontare costruttivamente i diversi problemi che la mettono in pericolo e ritrovare un sano equilibrio.

Per una coppia non è un’impresa semplice l’affrontare in modo costruttivo questi problemi. I due si trovano immersi nel proprio mal-essere, quindi incapaci di guardare la situazione in modo obiettivo e trovare le strade per venirne fuori; è spesso più semplice e concepibile, anche se può non essere la scelta migliore, rompere il rapporto che non ritenerlo importante al punto da fare ogni sforzo utile per trovare soluzione a problemi e conflitti, quindi mettersi in discussione e cercare di capire cosa determina la crisi e come renderlo innocuo.

Come ho detto, una coppia può durare se tra i due v’è una buona integrazione tra progetti, passioni, coinvolgimento e intimità; se uno di questi aspetti viene meno mentre gli altri sono abbastanza forti non è detto che la crisi abbia l’opportunità di presentarsi, altrimenti potrebbero "entrare in scena" le condizioni per avviarla.

Se da soli non si è in grado di trovare una soluzione è importante trovare il coraggio di chiedere aiuto in tempo:

  • lo psicoterapeuta esperto di questioni di coppia è in grado di osservare il problema da una prospettiva neutra, di offrire nuove chiavi di lettura del malessere, di aiutare la coppia a far emergere le proprie risorse, di accompagnarli senza schierarsi sia che la decisione ultima sia di proseguire il rapporto, come di separarsi.

Come mi venne fatto presente: "laddove il rapporto tende a diventare fonte di malessere piuttosto che di benessere, è deleterio ostinarsi a stare insieme.".


  • il terapeuta energetico a seconda del desiderio dei due li può ascoltare insieme o uno alla volta, così come trattarne uno solo se l’altro non vuol sottoporsi a questa cura; il trattamento vien però fatto sempre su un individuo alla volta a mezzo d’una serie di sedute: si inizia con un intervento di pulizia dei vari livelli per permettere all’individuo di percepirsi; dopodichè si passa ad un lavoro di bilanciamento zona per zona con ricarica capillare e armonica, onde consentirgli/le di avere energia che scorre libera e in quantità sufficiente per affrontarsi e fronteggiare l’evento; quindi si passa alle "riparazioni" necessarie ai vari livelli in cui ogni essere esiste e vive al fine di permettergli/le di sfruttare ogni sua potenzialità per aumentare giorno dopo giorno il proprio grado di consapevolezza di se stesso/a come dell’ambiente in cui si trova e dell’influenza di azioni e parole di quanti lo popolano; da ultimo si controlla il tutto, una sorta di revisione generale, e si "sigilla" l’individuo per sua difesa relativamente a ciò e chi è fuori di lui. A distanza di tempo (da settimane ad anni: c’è una regola), se voluto, si possono eseguire un secondo, terzo, quarto, . . . trattamento che daranno ulteriori e più incisivi mezzi per affrontare non solo il singolo evento, ma l’intera vita. Naturalmente anche il terapeuta energetico non si schiera a favore d’una decisione piuttosto che un’altra; offre delle chiavi di lettura dell’intera esistenza di chi ricorre alle sue cure con l’obiettivo di permettergli/le di scorgere le vie che possono consentire l’avvicinarsi sempre più al suo Massimo Bene.


Nelle prossime uscite accennerò a qualche problema connesso e interferente.

Cordiali saluti.
Robino Mariano


© Robino Mariano



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