Il massaggio in Occidente - Parliamo di... - Mariano Robino

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Il massaggio in Occidente

Pubblicato da Mariano Robino in Massaggio · 9/5/2009 10:28:41

In un sito ove si parla anche di massaggio mi sembra d’obbligo una presentazione succinta, nei limiti delle mie conoscenze, e rispettosa nei riguardi delle varie figure professionali che operano in questo ambito.

Con la caduta dell’Impero Romano la pratica del massaggio ha passato un periodo di sonnolenza fin verso la fine del XVIII secolo. All’inizio del XIX secolo Pehr Henrik Ling (1776-1839), medico e fisioterapista svedese, venuto a conoscenza di alcune tecniche di medicina orientale ideò un modello di esercizi fisici e di massaggio che i suoi allievi diffusero nel mondo occidentale: era nato il massaggio svedese, che venne inizialmente considerato una terapia di lusso per la classe agiata, praticata nelle cliniche private e nelle stazioni termali. Dopo la seconda guerra mondiale ha invece avuto una sempre maggiore diffusione insieme con tutte le altre tecniche di massaggio terapeutico e non.

La complessità dell’organismo umano ha portato all’evoluzione di una quantità di approcci al trattamento del dolore e della disfunzione; si va:

  • dalle classiche tre categorie principali di trattamento della medicina tradizionale occidentale, per cui il paziente dopo visita medica anche specialistica viene sottoposto a trattamento chirurgico, farmacologico, fisioterapico,


  • all’osteopatia nata come approccio terapeutico focalizzato sul trattamento manuale di ossa ed articolazioni, ebbe inizio ad opera del dottor Andrew Taylor Still che il 10 maggio 1892 fondò la Scuola Americana di Osteopatia (ora Andrew Taylor Still University , Kirksville College of Osteopathic Medicine) a Kirksville nel Missouri e da allora è oggetto di continui studi da parte di coloro che ad essa si dedicano e secondo la definizione fornita dal World Osteopathic Health Organization "E’ un sistema affermato e riconosciuto di prevenzione sanitaria che si basa sul contatto manuale per la diagnosi ed il trattamento. Rispetta la relazione tra il corpo, la mente e lo spirito sia in salute che nella malattia: pone l’enfasi sull’integrità strutturale e funzionale del corpo e sulla tendenza intrinseca del corpo ad autocurarsi. Il trattamento osteopatico viene visto come influenza facilitante per incoraggiare questo processo di autoregolazione. I dolori accusati dai pazienti risultano da una relazione reciproca tra i componenti muscolo-scheletrici e quelli viscerali di una malattia o di uno sforzo.",


  • alla chiropratica che si basa sull’uso specifico della manipolazione vertebrale e concerne diagnosi, cura e prevenzione dei disordini meccanici del sistema muscoloscheletrico e gli effetti di questi disordini sulla funzione del sistema nervoso e salute in generale; nacque nel 1895 ad opera del dottor Daniel David Palmer, che nel 1897 istituì la Palmer School of Cure (oggi nota come Palmer College of Chiropractic) in Davenport nello Iowa e come specificato dall’Associazione Italiana Chiropratici "concentra la propria attenzione sulle relazioni tra struttura (principalmente la colonna vertebrale) e funzione (coordinata dal sistema nervoso) e sul modo in cui tale equilibrio influenza il recupero ed il mantenimento della salute; da ciò si deduce che un difetto bio-meccanico del complesso vertebrale può compromettere l’equilibrio neurofisiologico dell’organismo ed essere causa di molti problemi.".


A questo punto, dopo la fisioterapia (compresa la fisiochinesiterapia che si avvale dell’esercizio fisico e del movimento al fine di riportare ad una corretta funzione i muscoli e le articolazioni), l’osteopatia e la chiropratica, il rimanente tipo di approccio è il trattamento manuale diretto dei tessuti molli e comprende sia il massaggio clinico terapeutico, sia i massaggi non terapeutici.

Cordiali saluti,
Robino Mariano

© Robino Mariano



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